Il Centro di Ateneo SInAPSi è lieto di presentare il secondo numero della sua newsletter.
I numeri precedenti sono disponibili all'indirizzo:
www.sinapsi.unina.it/newsletter
La newsletter del Centro SInAPSi, giunta al suo secondo numero, risponde a un duplice obiettivo. Anzitutto si vuol dare conto delle attività del Centro. Nel momento in cui ci si impegna nel compito di offrire servizi che promuovano l'inclusione, non ci si può limitare, infatti, alla soluzione delle situazioni problematiche sulla base di un approccio tecnico e di una razionalità strumentale, ma vi è il dovere di riflettere sul significato delle proprie azioni, dando testimonianza di esse ed entrando in dialogo con la più ampia collettività di cui si fa parte. È questo che ha spinto, anche, per esempio, a organizzare in primavera un convegno - di cui si riferisce in un contributo del presente numero - che ha inteso raccordare università, società civile e istituzioni, secondo quell'ideale di creazione di connessioni e comunicazioni che SInAPSi reca già nel suo nome.
Il mio primo impatto con l'università è stato positivo e non era possibile non avvertire le differenze con il liceo. La più importante di queste era che i compagni di università erano molto più gentili ed educati di quelli di scuola. Erano disponibili nel darmi informazioni relative ai corsi e alle aule, mi facevano sempre sedere e tutti, sia ragazzi che ragazze, erano cortesi con me. In particolare, ricordo bene Giuliano Russo, con cui scherzavo e facevo grandi discussioni di politica e di sport, ma anche con altri parlavo di vari argomenti. Peccato che i rapporti rimanevano confinati in ambito universitario. Infatti, o perché presi dallo studio o forse perché la mia disabilità generava preoccupazione nel rapportarsi con me, non ho ricevuto mai nessun invito per una festa, per una gita o altra iniziativa conviviale.
Alle volte, afferma Pirandello, "solo superando l'avvertimento del contrario si può giungere al sentimento del contrario"; in pratica, solo andando oltre le apparenze si può percepire una realtà ben diversa.
Ecco, rubiamo questa massima per parlarvi della nostra esperienza.
Da circa tre anni ormai svolgiamo servizio presso SInAPSi, un Centro di Ateneo che si occupa di offrire servizi a tutti quegli studenti che si sentono esclusi dal percorso di studi universitario a causa di disabilità o difficoltà temporanee o a cui, purtroppo, la frequenza rischia di essere preclusa per cause quale l'accessibilità agli ambienti.
Come genitore ho più volte utilizzato la metafora del KO per spiegare che cosa significhi avere un figlio autistico. È come ricevere un pugno in faccia che ti manda al tappeto senza che tu te lo aspettassi. Ti trovi a terra a massaggiarti la mascella e ci metti un poco a capire che cosa è successo. Ovviamente ti rialzi e aspetti che passi il dolore ... e quello alla mascella prima o poi passa. Ma come decidi di proseguire da quel momento in poi dipende da te.
Il Progetto "Universi Diversi a Lavoro" è promosso dal Centro di Ateneo SInAPSi, nell'ambito dell'attività di supporto all'inserimento lavorativo degli studenti laureandi e laureati con disabilità dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Negli ultimi anni è apparso chiaro a moltissime aziende in molti Paesi, specialmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, che valorizzare le differenze e incoraggiare l'inclusione nei luoghi di lavoro può costituire un'enorme opportunità e un concreto vantaggio competitivo per il business.
L'anno scorso sono stati attivati diversi Servizi dell'Ateneo che trovano un comune denominatore nel mandato sociale dell'inclusione. Nell'Index per l'inclusione Booth e Ainscow affermano che il termine «inclusione» è spesso riduttivamente associato ad alunni che presentano problemi fisici o mentali, o che abbiano Bisogni Educativi Speciali. Questi autori ritengono invece che l'inclusione è un concetto da riferire alla formazione di tutti quegli studenti che possono incontrare ostacoli per l'apprendimento e per la partecipazione a un percorso formativo.
I Servizi Psicopedagogici sono nati con lo scopo di dare una risposta a questi bisogni e di sostenere gli studenti dell'Ateneo Federico II nel loro percorso universitario, promuovendo una partecipazione attiva alla vita universitaria e favorendo l'inclusione sul piano formativo, didattico e socio-relazionale.
Il bilancio di competenze in ingresso per i nuovi iscritti, un servizio psico-pedagogico offerto da SInAPSi, in questo primo anno di sperimentazione ha incontrato più di 250 matricole, appartenenti alle facoltà di Farmacia, Lettere e Filosofia, Medicina Veterinaria, Scienze Politiche e Sociologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Di questi neo-iscritti ben 171 hanno deciso poi di fare tutto il percorso del bilancio, che è strutturato in varie fasi.
Grazie al bilancio di competenze gli studenti hanno preso consapevolezza delle abilità e delle competenze formative, scolastiche e professionali di cui dispongono, prendendo in considerazione anche la cosiddetta capability, ossia la capacità/possibilità di un soggetto di utilizzare, scambiare e "mettere in campo" tutte le risorse di cui dispone.
L'azione "Bullismo Omofonico" del Centro di Ateneo SInAPSi nasce nel 2009 con la costruzione di una piattaforma web a indirizzo psicologico, che contribuisce alla prevenzione del bullismo omofobico, attraverso la diffusione di conoscenze sui temi connessi all'identità di genere, all'orientamento sessuale, ai transessualismi, all'omofobia e transfobia, nonché alla divulgazione di materiali prodotti a livello nazionale e internazionale su tali temi.
Nel corso del tempo, ci si è spostati verso l'obiettivo più comprensivo e generale della promozione di una cultura delle differenze, e verso azioni e servizi portati concretamente sul territorio, raggiungendo i potenziali attori coinvolti nel fenomeno del bullismo omofobico in contesti istituzionali quali scuole e associazioni. Da qui hanno preso avvio numerosi progetti di prevenzione di tale fenomeno, condotti in diversi istituti scolastici della provincia napoletana.
"HERMES - Linking Network to Fight Sexual and Gender Stigma" è il progetto di ricerca-intervento approvato con finanziamento Europeo nell'ambito del Daphne III Programme. Coinvolge le nazioni di Italia, Spagna e Irlanda nell'obiettivo comune di sviluppare, implementare e promuovere strategie di prevenzione e supporto a persone che sono vittime di discriminazione sessuale e di genere, con particolare riferimento alle donne e alla popolazione LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer/questioning, intersessuali). Hermes ha preso avvio nel maggio 2011 e si concluderà nell'aprile 2013. È un progetto biennale di prevenzione dello stigma di genere in collaborazione con l'Universidad Complutense de Madrid (UCM), con il Women's Center of University College of Dublin, School of Social Justice (UCD), ArciGay Napoli Aninoo (ANA), Le Kassandre (LK) e Agedo Palermo (AP).
Diventare uno studente "fuori sede" è un banco di prova importante per molti giovani che a 19 anni decidono di intraprendere un percorso formativo universitario, trasferendosi dal loro paese d'origine in una città sconosciuta.
L'esperienza maturata nel corso degli anni presso il servizio di Consultazione Psicologica per Studenti Universitari mi ha dato modo di riflettere sulla delicata condizione di questi studenti, per i quali cominciare a frequentare l'Università implica anche cambiare il proprio stile di vita e maturare un maggior senso di responsabilità per la gestione della propria autonomia.
Con la legge n. 170/10 e con le relative linee guida del 2011 la scuola italiana, nei suoi diversi ordini e gradi, è stata formalmente investita di un nuovo mandato, l'inclusione degli studenti che presentano una diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA). Tutto quello che la maggior parte dei docenti già faceva per favorire e promuovere il processo formativo degli studenti con disturbi di apprendimento ha trovato una veste ufficiale, ma la grande attenzione mediatica ha generato nei docenti anche il desiderio di approfondire e conoscere di più la tematica. In questo clima di interesse crescente l'Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha costruito un percorso di aggiornamento sui disturbi specifici dell'apprendimento rivolto ai docenti curricolari.
Il 21 marzo scorso, presso il Complesso Universitario di Monte S'Angelo, si è svolto il convegno "L'Inclusione come primavera della società. SInAPSi incontra la cittadinanza" promosso dall'Ateneo Federico II e dalla direzione del Centro.
Con questo convegno, a due anni dalla nascita del Centro SInAPSi, lo staff del Centro ha inteso uscire sempre più dall'ambito operativo, avvertendo la necessità di confrontarsi con le Istituzioni sulle sfide poste dalla contemporaneità.
La giornata, che ha avuto l'alta adesione del Presidente della Repubblica, è stata, quindi, un'ulteriore occasione di incontro con le Istituzioni in un luogo in cui l'attenzione fosse rivolta al fare cultura e alla ricaduta di questa sui progetti di vita dei giovani meridionali. Un luogo in cui la dimensione personale fatta di desideri, speranze e aspettative di ognuno potessero confrontarsi con la realtà collettiva delle competenze e delle attitudini richieste ai giovani nel loro affacciarsi all'età adulta.
Sia dalla letteratura sia dalla esperienza sul campo emerge in modo inequivocabile il ruolo determinante svolto dal computer nel processo di apprendimento dei ragazzi ciechi, sin dalla scuola primaria.
Secondo la letteratura moderna, infatti, lo studente cieco andrebbe avviato il prima possibile all'uso del computer, in modo che, arrivato alle superiori, abbia ben imparato il funzionamento della barra Braille e dello Screen Reader, oramai strumenti cardine per l'autonomia, e possa anche, eventualmente, apprendere l'utilizzo di altri programmi e dispositivi di uso più avanzato. Anche il semplice editore di testi, ad esempio, spesso si rivela un efficace strumento di lavoro e di condivisione con il resto della classe e con i docenti.
In sintesi, dotare l'alunno non vedente dello strumento informatico e insegnargli a servirsene in modo esteso, significa veramente metterlo in condizioni di pari opportunità di fronte ai compagni: egli non dovrà più dipendere da qualcuno che scriva in nero; in altri termini ciò significa potenziare la comunicazione bidirezionale vedente-non vedente.
La questione dell'inclusione sociale è uno degli aspetti più significativi della teoria e della pratica della democrazia. Tanto più in un'epoca di crisi, in cui molte conquiste che erano ormai date per scontate vengono messe in discussione e molti approcci consolidati sono sottoposti a riesame. Nessuno meglio di chi è in prima linea nel difficile compito di coniugare l'impegno all'inclusione sociale con i nuovi (spesso drammatici) scenari può aiutarci a capire in che direzione ci stiamo muovendo.
Per questo SInAPSi ha incontrato la Dott.ssa Giuseppina Tommasielli, Assessore al Comune di Napoli con delega alle Pari Opportunità, allo Sport, ai Giovani e, da poco, anche alla Sanità. Il colloquio parte proprio dai nuovi cimenti che la crisi impone agli amministratori.
Le bussole questa volta si occupano di disturbi specifici dell'apprendimento e delle soluzioni tecnologiche che possono essere di aiuto.
La non trascurabile incidenza di questo tipo di disturbi sulla popolazione studentesca ha imposto un rapido adeguamento dal punto di vista normativo e una maggiore attenzione e sensibilità da parte di chi ha il compito di trasmettere conoscenza e promuovere lo sviluppo di competenze.
Nel caso delle persone dislessiche, ormai, si è riconosciuto che la possibilità di "leggere" testi o appunti attraverso l'ascolto invece che attraverso la visione è strategia efficace. A tal fine, accade talora che c'è qualcuno, disponibile e dotato di buona volontà, che assiste il dislessico leggendogli a voce alta il testo di studio; nella maggior parte dei casi, tuttavia, lo studente legge e rilegge da solo fino a quando non riesce, attraverso le sue sole risorse, a impadronirsi di quanto sta studiando, ma questa autonomia ha un enorme costo in termini di tempo e fatica.
Il 28 febbraio, il Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II ospiterà la prima edizione di Diversitalavoro a Napoli.
Il Centro di Ateneo SInAPSi e il team promotore Diversitalavoro sono già all'opera per garantire la migliore riuscita dell'appuntamento.
Diversitalavoro è un progetto unico nel suo genere in Italia: nasce con l'obiettivo di facilitare fattivamente l'inserimento lavorativo per persone con disabilità, alle persone di origine straniera e alle persone transgender, coinvolgendo aziende e istituzioni in pratiche concrete di diversità e inclusione sociale.
Diversitalavoro è: ...
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