Uno studente con tetraparesi spastica e impossibilitato a parlare, un percorso di laurea da completare con la sola discussione della tesi, un Dipartimento universitario particolarmente sensibile alle esigenze degli studenti, un Centro di Ateneo per l'inclusione degli studenti. Questi gli ingredienti di una storia che, superando i confini dell'esperienza universitaria, diventa una storia di successo che ancora evolve. S. venne al Centro SinAPSi dell'Università Federico II, ormai 3 anni fa, in compagnia del prof. Antonio Lanzotti, Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria Meccanica a cui era iscritto, con una richiesta: "Permettetemi di laurearmi".
"Servizi per la Promozione dell'Occupabilità": è la nuova sezione di SInAPSi, il Centro per l'inclusione attiva e partecipata degli studenti dell'Ateneo fridericiano. "La sezione raccoglie servizi e progetti, alcuni dei quali già esistevano in SInAPSi, che abbiamo pensato potessero essere potenziati attraverso una più stretta integrazione, all'interno di una cornice unitaria " - illustra il Prof. Paolo Valerio, Direttore del Centro. Nei documenti europei, aggiunge, "la questione dell'inclusione sociale è intimamente legata anche alle possibilità di partecipazione offerte dal lavoro", conclude il Prof. Valerio, "e, in questo senso, la neonata struttura viene a completare la mission del nostro Centro, rendendolo sempre più un polo per l'inclusione a 360°".
Lo scorso 21 febbraio nella Sala Convegni del Palazzo degli Uffici dell'Università Federico II si è riunita la Conferenza dei Referenti di Dipartimento per l'inclusione attiva e partecipata degli studenti. Si tratta di un organismo che opera all'interno del Centro SInAPSi: "Il referente di Dipartimento è una figura molto importante per realizzare pienamente le attività del Centro - ci dice il Prof. Paolo Valerio, Direttore di SInAPSi - e siamo stati molto contenti della consistente partecipazione. Accanto a storici compagni di viaggio di SInAPSi c'erano, all'ultima riunione, anche molti volti nuovi e questo ha portato sicuramente una ventata di entusiasmo e quasi un'atmosfera di nuovo inizio".
Un grave trauma cranico conseguenza di quel "dannato" incidente d'auto. E la sentenza: tetraparesi spastica. S. O., che tra poco spegnerà 40 candeline, da allora, più di una decina d'anni fa, è costretto a stare su una sedia a ruote ed essere accompagnato dai genitori. "Ma anche se in "fo...ta" carrozzina, come io 'amorevolmente' la chiamo, sono ancora vivo", dice. Ha scelto di raccontarsi "con la speranza di poter dare fiducia a quanti hanno una storia simile alla mia. Vi assicuro, ci farete l'abitudine. Pensate che c'è di peggio che lo stare sempre seduti. Lo so, è una magra consolazione, ma meglio di niente, se ci riflettete". Prima dell'evento che gli ha cambiato radicalmente la vita (la sua libertà e quella dei genitori, sottolinea, è fortemente limitata), S. O. era studente di Ingegneria Meccanica - indirizzo Macchine e Meccanismi.
Un'esperienza probabilmente unica e pionieristica nel panorama italiano che coniuga studi organizzativi ed expertise psicologica. È l'iniziativa in corso (dal 27 ottobre, con cadenza settimanale per 5 martedì fino al 15 dicembre) presso il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (DEMI) della Federico II.
Per la terza volta "Diversitalavoro", in collaborazione con il Centro SInAPSi, approda a Napoli, il prossimo 25 novembre, nel complesso universitario di Monte Sant'Angelo. Si tratta di un progetto nato nel 2007, che ha lo scopo di favorire l'inclusione lavorativa, specialmente delle persone che sono a rischio di discriminazione. Per questo l'evento napoletano si rivolge alle categorie protette, alle persone con disabilità, di origine straniera o transgender, che più sono esposte a fenomeni di esclusione. "Ma non si tratta di operare secondo una logica pietistica, enfatizzando troppo la condizione di svantaggiato", specifica il dott. Carmine Rizzo, che, in quanto responsabile del progetto "Universi Diversi al Lavoro" per SInAPSi, ha promosso la sinergia con Diversitalavoro.
Sarà presto disponibile (gratuitamente scaricabile dal sito www.sinapsi.unina.it) una breve guida sull'ansia, realizzata dal Centro SInAPSi e destinata agli studenti universitari. L'iniziativa nasce da una serie di incontri svolti con i rappresentanti degli studenti del Dipartimento di Farmacia per l'organizzazione di un seminario sul tema, tenutosi lo scorso 18 marzo.
A partire dall'anno accademico 2014/15 il Corso di studio Triennale in "Scienze e Tecniche Psicologiche" del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II ha inserito alcune delle attività promosse dal Centro SInAPSi tra quelle a scelta dello studente per l'acquisizione dei crediti formativi (fino a 2 CFU).
Soddisfazione per questo riconoscimento è stato espressa dalla pof.ssa Maria Francesca Freda, referente per i Servizi del Successo Formativo (SSF) di SInAPSi, la quale ha sottolineato "l'importanza che un C.D.S. in cui studiano i futuri psicologi riconosca l'aspetto formativo presente nelle attività che promuovono l'inclusione, intesa, in questo caso, anche come dinamica psichica".
Napoli è una città inclusiva? È pronta al cambiamento? È una città in grado di far sentire sicuri i cittadini che si sentono discriminati? Se vi siete mai posti queste domande, la risposta è sì. Nel giugno 2014 è partito a Napoli un progetto ambizioso: DiverCity, che comprende una serie di azioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Stanno per partire i nuovi cicli di workshop, rivolti a tutti gli studenti universitari. Il primo ciclo si terrà nei giorni 13, 19 e 27 marzo (dalle 9.30 alle 12.30) e il secondo il 9, 16 e 23 aprile (dalle 10.30 alle 13.30).
Ogni ciclo è composto da tre incontri, di 3 ore ciascuno, condotti da psicologi e articolati in due momenti: uno teorico e uno laboratoriale.
Creatività, dinamicità e originalità! Questi i termini per definire il Servizio Anti-Discriminazione e Cultura delle Differenze del Centro SInAPSi. La creatività rende le attività proposte a dir poco fantasiose; la dinamicità è la caratteristica di quello che si presenta come un Servizio in continuo fermento e movimento; infine, l'originalità è l'ingrediente delle iniziative promosse stravaganti e mai ripetitive.
Dopo aver conseguito una prima Laurea in Commercio Internazionale alla Parthenope e una seconda in Giurisprudenza alla Federico II, lo scorso 20 gennaio Massimina Monti ha iniziato a frequentare la Scuola di Specializzazione in Professioni legali nell'Ateneo Fridericiano.
Un pezzo di futuro è sbarcato alla Federico II lo scorso 11 settembre: le Brain Computer Interfaces (BCI). Il Centro SInAPSi, in collaborazione con il partner bio-ingegneristico austriaco g.tec, ha infatti organizzato un seminario, rivolto a un gruppo di studenti del II anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, su questi dispositivi che introducono un nuovo modo di comunicare tra il cervello dell'uomo e i computer (e più in generale le macchine) senza alcun tipo di movimento, solamente attraverso il rilievo della attività elettrica del cervello (elettroencefalogramma - EEG). Una BCI consiste in un caschetto contenente una serie di elettrodi (di solito 16 o 24) che vengono poi collegati tramite una centralina al computer.
Studente Erasmus a Napoli durante il Corso di Laurea in Economia aziendale. Master dell'Università di Valencia in marketing internazionale e ricerche di mercato e poi stagista in un'azienda italiana, grazie a una borsa Leonardo da Vinci: è il curriculum di Javier Monferrer. un giovane spagnolo di 34 anni, affetto da una grave condizione di salute con completa limitazione degli arti inferiori e seria compromissione nell'uso fine delle mani, che non si sente però disabile. La sua storia di formazione, che si è intrecciata con quella di SlnAPSi (il Centro per l'inclusione della Federico II), è un esempio di inclusione ma soprattutto di come l'intraprendenza e il gusto di nuove avventure aiutino a raggiungere importanti traguardi.
"Il bilancio di competenze all'Università: esperienze a confronto" è il tema del seminario organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici, dal Centro SInAPSi e dal Dottorato di ricerca in Human Mind and Gender Studies dell'Università Federico II. L'obiettivo dell'incontro che si terrà il 27 maggio è far interagire i vari tipi di esperienze, i diversi punti di vista e le molteplici pratiche operative in merito alle varie forme di bilancio di competenze presenti negli atenei italiani. Il seminario prevede una sessione plenaria, nella mattinata, presso la Sala del Palazzo degli Uffici, in via Giulio Cortese 29 e, nel pomeriggio, quattro workshop (il portfolio; il my patchwork skills; il digital storytelling, il video curriculum).
Appare spesso complesso affrontare tematiche legate all'omofobia e allo stigma di genere nel contesto universitario. Eppure è importante non tralasciare questi argomenti che a volte possono apparire lontani e che invece riguardano molto da vicino non solo l'ambiente universitario, ma anche il futuro ambiente lavorativo di ogni studente.
Per questo motivo il Servizio Anti-Discriminazione e Cultura delle Differenze del Centro per l'inclusione SInAPSi della Federico II ha organizzato alcune iniziative volte a sensibilizzare e a informare gli studenti, con l'obiettivo di costruire, assieme ad essi, una cultura delle differenze anche all'università.
Il prossimo 4 e 5 marzo, per il secondo anno consecutivo, sbarca a Napoli, nel complesso di Monte Sant'Angelo, il Career Forum Diversitalavoro. L'iniziativa, organizzata con la collaborazione del Centro di Ateneo SInAPSi, mira a mettere in contatto il mondo delle imprese e quei laureati e laureandi che hanno particolari difficoltà di accesso al mondo del lavoro a causa di disabilità, discriminazione sulla base del genere o della cultura di appartenenza.
Il giorno 5, dalle 9.30 alle 16, i selezionatori delle aziende coinvolte svolgeranno colloqui con persone con disabilità, di origine straniera o transgender.
Il Centro SinAPSi ha ideato un concorso fotografico, rivolto agli studenti della Federico II, che avranno l'occasione di una diversa forma di partecipazione alla vita universitaria, attraverso la loro creatività e libera espressione. Una delle mission di SlnAPSi è, infatti, diffondere una cultura dell' inclusione. Perché questo obiettivo sia raggiunto, è importante che tutti si sentano coinvolti nell'impegno di costruire modi di vivere il mondo universitario che siano più inclusivi, promuovendo il valore delle differenze.
Gli iscritti all'Ateneo sono invitati ad attingere al linguaggio iconografico per raccontare, con l'obiettivo della macchina fotografica, che cosa significhi per loro "inclusione all'università".
La stampa locale e nazionale ha dato molto spazio a quanto accaduto in una scuola della provincia di Napoli, dove alcuni genitori pare abbiano chiesto di ritirare i propri figli da una classe in cui era presente un bambino autistico. "Senza commentare l'episodio nello specifico - interviene il prof. Paolo Valerio, Direttore del Centro SInAPSi (Servizi per l'Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti) dell'Ateneo Federico II - coglierei l'occasione per contribuire a una discussione più generale relativamente alla questione dell'inclusione degli studenti con autismo sulla base dell'esperienza del nostro Centro, in particolare di una ricerca da noi condotta con le Università di Bologna e Catania, finanziata dal MIUR e sostenuta dalla Conferenza Nazionale Universitaria Delegati alla Disabilità".
E se non supero il test? È la domanda insistente di tanti studenti che affrontano la prova di ingresso ai numerosi Corsi di studio a numero programmato. Sanno che non ci sono posti per tutti e che, inevitabilmente, molti si ritroveranno fuori. Essere dentro o essere fuori cambia tutto per un giovane studente che prova a diventare "grande" in una società dove, spesso, si lotta per "sopravvivere".