Si svolge oggi il primo momento di confronto tra le istituzioni regionali e le associazioni delle persone con disabilità per tentare di migliorare la situazione lavorativa delle persone con disabilità in Campania, caratterizzata purtroppo da grandi difficoltà: vi sono oltre 120.000 iscritti alle liste speciali di collocamento. La Regione ha già messo in campo tutte una serie di misure agevolative per certi aspetti innovative:
1) autoimprenditorialità con una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro per la creazione di attività imprenditoriali promosse da utenti iscritti all’ elenco dei disabili della Campania che potranno ottenere fino a 25.000 euro a fondo perduto per avviare l’attività;
2) tirocini, misura di politica attiva al lavoro svolta presso datori di lavoro pubblici e privati, la cui dotazione finanziaria prevista consiste in un milione di euro: al tirocinante saranno destinati 800 euro al mese per 12 mesi;
3) voucher formativi con una dotazione finanziaria di un milione di euro consistenti in una pluralità di servizi alla persona, parametrati sulle caratteristiche dell’utente, per l’accompagnamento alla ricerca di impiego. Iservizi saranno erogati da enti accreditati alla regione Campania;
4) contributi per adattamento del posto di lavoro, la cui dotazione finanziaria ammonta a 500.000,00 euro. Il datore di lavoro che assume un disabile avrà diritto ad una somma pari a 5.000 euro pro capite per adattare la postazione lavorativa, per rimuovere le barriere architettoniche, per l’apprestamento di nuove tecnologie a favore dei disabili, per contribuire alle spese sostenute per
la prestazione lavorativa in modalità Smart Working, per attività formative in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dichiara il Garante dei diritti delle persone con disabilità della regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo: “finalmente parte il tavolo tecnico sul lavoro. Auspico che con il metodo concertativo e del dialogo si possano trovare le adeguate risposte ai bisogni delle persone con disabilità e che questo momento sia un punto di partenza e non di arrivo e che ci sia un costante e
periodico incontro tra istituzioni e associazioni. L’iniziativa, d’altronde, si conforma al principio della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità: “Nulla su di noi senza di noi” e quindi è quanto mai opportuno ascoltare le proposte delle associazioni delle persone con disabilità.