Il Workshop è terzo di una serie di incontri iniziati nel 2013 e aventi come oggetto di interesse le radici linguistiche della comunicazione medica, così come della pratica clinica diretta alle patologie del linguaggio. Nella comunicazione tra paziente e operatore così come nel trattamento delle patologie linguistiche e comunicative, dove l'interpretazione dei disturbi e dei deficit dei pazienti e la messa a punto di trattamenti vòlti al loro recupero passa necessariamente anche attraverso lo strumento linguistico, non può che ritenersi auspicabile l'integrazione e collaborazione tra scienza linguistica e scienza medica.
Mantenendo saldi i principi su cui ciascuna di queste discipline si fonda, scopo dell'incontro è mostrare l'opportunità del contributo del linguista, da un lato per una migliore comprensione delle scelte comunicative tra gli interattanti messe in atto nell'ambito del contratto conversazionale, dall'altro per la valutazione delle specifiche competenze linguistiche dei pazienti e per la costruzione delle più opportune strategie di recupero. L'edizione del 2018 è dedicata in particolare ai "sistemi instabili", periferia linguistica ampia e complessa, diversificata in base a parametri variazionistici diatopici, diastratici, diafasici e diamesici, ma anche diacronici.
Tale è infatti quella 'periferia' che si costituisce intorno al 'centro' di ogni sistema linguistico rappresentato dagli usi medi che i locutori fanno del sistema e che sta alla base della varietà standard di una lingua. Il centro ha tuttavia carattere mobile, dato da quel mutevole 'contratto' che si svolge dialetticamente tra i locutori, e che comunque prevede uno 'scarto' tra la norma, data dagli usi sorvegliati del sistema, e gli usi concreti realizzati nelle diverse situazioni comunicative. Le scelte potenziali, che la norma non contempla ma che permangono 'in potenza', rappresentano, quando recuperate e/o evocate, quell'effetto sorpresa che rovescia le convenzioni e che è alla base, appunto, dell'instabilità stessa del sistema.
Tra i sistemi instabili hanno posto realizzazioni diversificate, spesso apertamente stigmatizzate come 'altre', avverse alla norma, e che vanno dai giochi linguistici alle più dolorose realizzazioni degli alienati mentali. Alle manifestazioni di usi linguistici appunto periferici, 'diversi' dalla norma, e principalmente a quelli tradizionalmente definiti 'disturbati' è dedicato il terzo incontro di MEDICI E LINGUISTI. Quest'anno il WS si svolge sinergicamente con il convegno biannuale del GSCP-Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata.
L'interesse condiviso per il parlato, luogo di intersezione di aree di studio diverse e la tradizionale azione del GSCP di stimolo e supporto alla collaborazione e allo scambio scientifico tra studiosi di ogni orientamento e specializzazione, hanno portato al coordinamento degli eventi, programmati nello stesso periodo temporale. Lo svolgimento congiunto dei lavori nella stessa sede favorirà inoltre la partecipazione al Workshop dei soci SLI-GSCP interessati agli studi, in crescente espansione, sulle patologie del linguaggio. Nel corso del WS vi saranno sezioni dedicate alla presentazione di lavori e progetti in corso sotto forma di posters con un breve spazio anche di presentazione orale. La procedura di call for posters è aperta a tutti gli interessati.
L'evento si aprirà il 13 dicembre alle 14 con i saluti di Fulvio Tessitore, Presidente dell'Accademia Pontaniana , Giovanni Polara, Presidente della Società di Scienze, Lettere ed Arti, Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Napoli Federico II Guglielmo Trupiano, Direttore del LUPT Organizzazione scientifica a cura di Francesca Maria Dovetto, LUPT - Laboratorio scientifico LISA, LIngua e SAlute