Il Centro di Ateneo SInAPSi è lieto di presentare il settimo numero della sua newsletter.
I numeri precedenti sono disponibili all'indirizzo:
www.sinapsi.unina.it/newsletter
Sfogliando questo ultimo numero della newsletter, mi sono venute in mente due brevi considerazioni che voglio condividere coi nostri lettori.
Se si vuole promuovere inclusione è necessario ma non sufficiente che le istituzioni - in questo caso l'Università - si dotino di organismi specifici (p. es. il Centro SInAPSi) ma c'è bisogno di elaborare strategie che intercettino le domande e le esigenze dei possibili utenti anche attraverso canali 'non convenzionali', i quali consentano una prise de parole delle persone che possono essere potenzialmente escluse (e che magari non esprimerebbero il loro disagio attraverso i canali istituzionali).
Sono ancora pochi gli studenti che conoscono SInAPSi! Però sono molti quelli che hanno ascoltato almeno una volta una presentazione dei nostri servizi in aula. Perché allora gli studenti non se ne ricordano? Oppure ... Perché faticano a pensare che SInAPSi serve proprio a loro?
Si è concluso lo scorso marzo il progetto di formazione sui bisogni educativi speciali realizzato dal Centro di Ateneo SInAPSi. Il progetto è nato a seguito di un invito ad avanzare la propria candidatura per la progettazione e lo svolgimento di attività di formazione rivolte ai docenti referenti per l'inclusione e i bisogni educativi speciali delle scuole campane (ex DM 821 2013) ricevuto dal CTS afferente all'Istituto Comprensivo Statale Cariteo Italico (Protocollo n. 2054/A22 del 6 maggio 2014). Al Centro SInAPSi, insieme all'Università di Salerno, è stata affidata la formazione dei docenti referenti per l'inclusione e per i bisogni educativi speciali delle scuole di ogni ordine e grado della Campania.
Fare lavoro di rete significa creare legami e connessioni, sviluppare coinvolgimento e dinamismo, favorendo opportunità di comunicazione tra persone, enti e risorse per implementare il benessere del singolo e della comunità favorendo e creando inclusione. L'inclusione (attiva e partecipata), infatti, costituisce da sempre la mission essenziale del Centro di Ateneo SInAPSi e del Servizio Anti Discriminazione e Cultura delle Differenze che cercano di promuovere una cultura basata sui valori della democrazia, della legalità e della solidarietà, attraverso interventi formativi e di sensibilizzazione che mettano tutti - nessuno escluso - in condizione di esprimere pienamente e liberamente la propria identità.
La fruizione delle opere d'arte è un diritto fondamentale della persona e quindi anche di quelle con disabilità sensoriale, in particolare quelle visive che maggiormente sono penalizzate da questo punto di vista; infatti il patrimonio artistico, rappresentato dalla produzione di dipinti e sculture, di cui peraltro il nostro paese è particolarmente ricco, rappresenta un mondo per lo più sconosciuto alla grande maggioranza delle persone non vedenti a causa delle cosiddette "barriere percettive".
Traendo spunto da esperienze di lavoro con studenti che in questo periodo stanno fruendo dei servizi del Centro SInAPSi, proviamo a dare risposta alla domanda del titolo. Senza avere la pretesa di trattare in maniera esaustiva l'argomento, cercheremo di delineare elementi metodologici e soluzioni tecniche da declinare sulla base delle specifiche esigenze.