Chi non conosce la favola di Cappuccetto Rosso?! Beh, un po' tutti ... e tutti abbiamo sempre pensato che il Lupo fosse malvagio e che Cappuccetto Rosso una bimbetta dolce e un po' sprovveduta. In Un Paese Incantato non è proprio così: il Lupo non è per nulla cattivo e gironzola tranquillamente insieme a Cappuccetto Rosso che si rivela essere una bimba molto coraggiosa.
Un Paese Incantato è il titolo di un evento culturale e sociale che mira alla valorizzazione del patrimonio di fiabe popolari e alla promozione di pratiche di prevenzione del disagio infantile. Ideato dallo psicologo Giuseppe Errico e promosso e attuato dal Comune di Campodimele (LT), l'Associazione Agenzia Arcipelago Onlus e l'Ipers, l'evento si svolge, ogni anno, nel borgo medioevale di Campodimele, un incantevole paesino in provincia di Latina. L'iniziativa si ispira al tema universale delle fiabe, alla creatività infantile e alla fantasia; di fatti, nel periodo di maggio, artisti, musicisti, ballerini, scrittori e creativi di ogni genere "invadono" le stradine del borgo e, per un breve periodo, trasformano Campodimele in una città delle fiabe e i vari luoghi del centro in "pezzi" di fiabe.
Dedicata alla fiaba popolare di Cappuccetto Rosso, l'edizione 2016 si è svolta dal 19 al 20 maggio 2016 e ha visto la realizzazione di numerosi eventi e laboratori rivolti a grandi e piccini, con lo scopo di incuriosire, divertire e stimolare l'immaginazione e la riflessione dei partecipanti. In particolare, la parte laboratoriale ed esperienziale si è concentrata sull'uso creativo della fiaba, sulla rivisitazione della celebre storia di Cappuccetto Rosso e sulla valorizzazione degli aspetti funzionali delle fiabe.
In ragione di questo obiettivo, il Servizio Anti-Discriminazione e Cultura delle Differenze del Centro di Ateneo SInAPSi ha deciso contribuire all'iniziativa con una versione originale della storia e dei personaggi, spogliandoli dalle caratteristiche stereotipate attribuite al Lupo, a Cappuccetto Rosso e alla Nonna. Il Servizio, infatti, ha realizzato con un gruppo di bimbi di una scuola primaria locale un laboratorio esperienziale suddiviso in due momenti: uno dedicato alla drammatizzazione della storia rivisitata di Cappuccetto Rosso e l'altro dedicato alla costruzione di un collage relativo a una scena particolarmente significativa.
La storia messa in scena raccontava di una bella amicizia sorta tra Cappuccetto Rosso e il Lupo, che è triste perché deriso dai suoi amici lupi per il suo essere vegetariano e buono. Le due caratteristiche, atipiche per un lupo e che rendono il Lupo differente dagli altri, lo portano ad allontanarsi dal bosco e a vagare per il villaggio. Sebbene tutti si spaventino alla sola vista del Lupo, la coraggiosa Cappuccetto Rosso non si lascia intimidire, lo ascolta e lo abbraccia forte condividendo la difficoltà di non aderire perfettamente allo stereotipo culturalmente proposto. Di fatti, anche Cappuccetto Rosso preferisce i giochi "da maschietto" e non sopporta assolutamente raccogliere i fiori, ai quali è allergica. Diventati ormai amici, si dirigono dalla Nonna che, a differenza delle altre nonne, non ama cucinare e che è in difficoltà perché ha una cena da organizzare; allora, il Lupo e Cappuccetto Rosso decidono di aiutarla e rimangono a cena durante la quale conoscono tante altre persone con cui si divertono moltissimo. Entusiasti della storia, i bambini si sono successivamente dedicati ad collage di gruppo rappresentando e raccontando quello che della storia li aveva maggiormente colpiti.
Entrambi i momenti hanno appassionato i bambini che si sono mostrati attenti e divertiti tanto dalla stravaganza della storia che dall'attività creativa suggerita. Anche la condivisione del prodotto si è rivelato davvero interessante e significativo: i bambini hanno espresso, sia attraverso il collage che con le parole, i momenti della storia dai quali, per qualche ragione, erano stati incuriositi. L'amicizia tra Cappuccetto Rosso e il Lupo, classicamente antagonisti, e l'aiuto e la comprensione offerti a chi viene deriso per un aspetto che lo rende differente hanno caratterizzato le raffigurazioni prodotte dai bambini i quali hanno, così, mostrato la capacità di cogliere non solo l'originalità della fiaba, ma anche il significato sottinteso dell'intera proposta laboratoriale.
In definitiva, un'esperienza davvero arricchente e da replicare.