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NO BOUNDARIES. Oltre le frontiere dell'apprendimento linguistico: una prospettiva di inclusione

di Giulia Tavolaro, Chiara Carpentiero

Il giorno 25 novembre  2016, presso la Sala Conferenze del Rettorato dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" - Palazzo Du Mesnil - si è tenuto il convegno "NO BOUNDARIES. Oltre le frontiere dell'apprendimento linguistico: una prospettiva di inclusione".
In occasione della chiusura del mandato del prof. Sergio Baldi, ordinario di Lingua Hausa e coordinatore scientifico delle attività del S.O.D. - Sportello Orientamento Disabili nel  corso dell'ultimo quindicennio - il convegno "NO BOUNDARIES" ha voluto essere occasione di confronto su quanto l'apprendimento linguistico possa rappresentare un utile strumento di inclusione e di abbattimento delle frontiere, aprendo una finestra sulle possibilità (e potenzialità) offerte al riguardo dal continente africano.
Dopo i saluti istituzionali che hanno visto la partecipazione della Rettrice dell'Ateneo, prof.ssa Elda Morlicchio, del Delegato alla Disabilità dell'Università Federico II prof. Paolo Valerio (in rappresentanza del Rettore della stessa Università) e della Presidentessa della CNUDD (Conferenza Nazionale dei Delegati alla Disabilità), prof.ssa Marisa Pavone (Università di Torino), si sono susseguiti interventi di esperti sulle tematiche di studenti con bisogni educatici speciali.
I temi affrontati hanno posto in evidenza non soltanto gli aspetti informatico-tecnologici in tale campo, ma anche le ricadute psicologiche sul terreno dell'inclusione dello studente nel tessuto universitario.
La conferenza, divisa in due sessioni, ha visto nella prima parte l'intervento del giornalista del Corriere della Sera, Claudio Arrigoni, blogger degli "InVisibili" e corrispondente alle Paralimpiadi Rio 2016, il quale si è focalizzato sulla comunicazione e sul linguaggio da utilizzare, scrivendo o parlando delle persone in condizione di disabilità. Arrigoni ha affermato: "Il rischio è la discriminazione. E' necessario abituare il pubblico a una nuova cultura linguistica per  far comprendere quanto le parole abbiano potere. La lingua è in continua evoluzione e non si devono  più definire gli altri in base a una loro caratteristica. A proposito di chi non  ha  la vista,  per esempio, è corretto dire persona  cieca e non un cieco. Così  gli si dà la dignità di esistenza e vita". Inoltre il giornalista ha posto l'attenzione anche sull'esigenza di un design for all, ossia sull'eliminazione, per esempio, del WC per le persone con disabilità, realizzandone invece uno che sia unico per tutti, anche per entrambi i sessi, in modo da poter eliminare qualsiasi forma di discriminazione. Siamo tutti uguali in questa società, non devono esistere differenze tra le persone, perché nessuno è diverso dall'altro. Nessuno è migliore o peggiore, superiore o inferiore all'altro.
Tra gli interventi, quello della prof.ssa Anna De Meo, docente di Multiculturalità e apprendimento linguistico dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e Presidente del Centro Linguistico di Ateneo, CILA UNIOR,  la quale si è concentrata soprattutto sul tema della sordità e apprendimento di una seconda lingua vocale, per gli studenti sordi extracomunitari, i quali per permanere in Italia, sono obbligati ad acquisire un certificato della Lingua Italiana di almeno un livello A2 .
E' intervenuto, inoltre, il prof. Daniele Fedeli, docente presso l'Università degli Studi di Udine, in merito ai bisogni educativi speciali per gli studenti con DSA e EBD. Negli ultimi anni si è verificata una crescita esponenziale di ragazzi con tali disturbi dell'apprendimento iscritti all'università: molte volte,  questi studenti presentano certificazioni troppo vecchie o non ne sono in possesso, aumentando così le difficoltà di individuare il problema. Nasce così il bisogno di realizzare una differente metodologia per il loro percorso didattico, senza ignorare le ripercussioni emotive sui soggetti, garantendo una corrispondenza tra il funzionamento dello studente e il lavoro richiesto dal suo corso di laurea, investendo di più sul metodo di studi.
Nell'ambito dei vari interventi è da annoverare quello del prof. Paolo Valerio, il quale, oltre a portare l'esperienza del Centro SInAPSi da lui diretto, ha sviluppato un interessante intervento sull'inclusione delle persone con disabilità e ha  mostrato alla platea un video sul superamento delle barriere, anche nella vita quotidiana.
L'intervento conclusivo della sessione è stato quello del prof. Alessandro Pepino, docente di Bioingegneria elettronica ed informatica presso la Federico II di Napoli e responsabile della Sezione Tecnologia al SInAPSi. Il tema su cui il docente si è concentrato è stato l'uso delle tecnologie per ottimizzare e facilitare l'apprendimento e l'accessibilità alle lezioni per gli studenti con disabilità e anche per coloro con disturbi specifici dell'apprendimento. Il prof. Pepino ha sottolineato l'importanza di sensibilizzare i docenti sul tema, consigliando loro di utilizzare una metodologia meno tradizionale e più avanzata come l'approccio al blended learning che prevede la registrazione delle lezioni, l'utilizzo dei testi in formato digitale, la creazione di programmi di sintesi vocale, la fornitura di mappe concettuali, la concessione agli esami di un tempo supplementare del 30% e un'attenzione non solo al contenuto ma anche alla forma della didattica.
Il Convegno "NO BOUNDARIES. Oltre le frontiere dell'apprendimento linguistico" si è chiuso con un intervento dall'estero, e precisamente dal continente africano, con la testimonianza di Kwamena Dadzie-Dennis, Segretario esecutivo del Consiglio Nazionale per le persone con disabilità in Ghana (NCPD), che ha illustrato le leggi in vigore nel proprio paese a tutela dei diritti delle persone con disabilità, che mirano anche a fornire loro un'istruzione specializzata. Anche se, purtroppo, non mancano i vari disagi legati alla preparazione degli insegnanti e alla scarsità di fondi e di strutture specifiche.

 
 

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