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  • NL4: Universi di Libertà
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Universi di Libertà

di Giuseppe Ferraro, Livia Nasti, Alfonso Gentile, Marco Tammaro

Il Centro SInAPSi ha presentato il 14 giugno scorso il progetto Universi di Libertà. L'occasione è stata la conferenza stampa indetta presso la Sala Giunta del Comune di Napoli: alla presentazione hanno partecipato per il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria (PRAP) il provveditore Dott. Tommaso Contestabile, per il Comune le assessore Annamaria Palmieri e Giuseppina Tommasielli, l'assessore regionale Prof. Guido Trombetti, il Rettore della Università di Napoli Federico II Prof. Massimo Marrelli, il Prof. Paolo Valerio, direttore di SInAPSi, e il responsabile del progetto Prof. Giuseppe Ferraro.
Il progetto Universi di Libertà è una sezione speciale di SInAPSi dedicata alla valorizzazione delle "abilità ristrette" dei detenuti studenti reclusi negli Istituti Penitenziari regionali. L'opera di inclusione sociale si trova ad affrontare il paradosso della reclusione che è come un'inclusione ristretta, un'integrazione ridotta, la limitazione del diritto di avere diritti, per cui quello allo studio diventa un'espressione della irriducibilità della libertà, come diritto di ripensare la propria vita, lungo il percorso che porta dalla colpa alla responsabilità e perciò alla riabilitazione sociale. L'opera d'inclusione per chi è in stato di reclusione assume particolare rilevanza per la democrazia del Paese, che si trova ad affrontare un'emergenza costante nel soddisfare le esigenze di educazione e restituzione sociale sancite dalla Costituzione. Il progetto Universi di Libertà, in perfetta sintonia con l'azione del PRAP, è indirizzato alla costituzione di un Centro Universitario Regionale che dovrà coinvolgere gli Atenei Campani in collaborazione di ricerca e di riassetto delle esigenze degli Istituti Penitenziari.
In diretta coordinazione con gli organismi dedicati del PRAP, Area Educativa, il percorso di avvicinamento agli studi dei detenuti studenti si compone di più fasi:
 a. Informazione: Distribuzione, attraverso il PRAP Campano alla Direzione degli Istituti Penitenziari regionali, di materiale informativo sull'offerta di studi dei corsi attivi nell'Ateneo Federiciano e negli altri Istituti Universitari campani che aderiranno al progetto.
 b. Orientamento: Presentazione diretta dello staff SInAPSi presso gli Istituti Penitenziari che ne faranno richiesta, così da fornire l'orientamento di studi inerente i possibili progetti formativi individuali.
 c. Assistenza:
    i. la fase di accoglienza è direttamente compresa in quella di supporto diretto che vede coinvolti gli operatori del SInAPSi;
    ii. attività di supporto psicologico, che prevede un focus specifico sulle questioni connesse con le attività di studio al fine di evitare sovrapposizioni con il corrispondente servizio attivo presso l'Istituto;
    iii. attività di supporto didattico-pedagogico, che prevede la progettazione condivisa di metodi e moduli di studio specifici;
    iv. attività di supporto tecnologico, che prevede la predisposizione di registrazioni audio/video dei corsi, nella prospettiva di organizzare un sistema di diffusione interno all'Istituto che permetta un apprendimento "diretto" a distanza.
 d. Eventi

Saranno previsti seminari di studio, in linea con quello già attivo di filosofia, su insegnamenti specifici. Sarà cura del Centro SInAPSi organizzare, in raccordo con gli organi istituzionali dei Dipartimenti cui afferiscono i Corsi di Laurea presso cui sono iscritti i detenuti studenti, eventi, quali cicli di conferenze, che permettano una presa diretta degli argomenti dei Corsi seguiti da più studenti dello stesso Istituto, nella prospettiva di arrivare a definire, in intesa con il PRAP, un Istituto che possa comprendere detenuti studenti e possa rappresentare un luogo di Polo Universitario Regionale per Detenuti Studenti.
A seguito della conferenza stampa si sono poi tenute alcune riunioni del gruppo di lavoro del progetto presso il PRAP. Sono state, quindi, avviate le attività di monitoraggio sia dei detenuti studenti in corso presso l'Ateneo Federico II sia dei detenuti in possesso del diploma o in procinto di conseguirlo presso gli istituti penitenziari che prevedono percorsi di studio in sede. Alla fine della fase di monitoraggio si procederà alla diffusione delle informazioni presso alcuni istituti individuati fra quelli con la maggiore numerosità di diplomati quali centri per la fase di avvio del progetto.

 

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