La newsletter del Centro SInAPSi, giunta al suo secondo numero, risponde a un duplice obiettivo. Anzitutto si vuol dare conto delle attività del Centro. Nel momento in cui ci si impegna nel compito di offrire servizi che promuovano l'inclusione, non ci si può limitare, infatti, alla soluzione delle situazioni problematiche sulla base di un approccio tecnico e di una razionalità strumentale, ma vi è il dovere di riflettere sul significato delle proprie azioni, dando testimonianza di esse ed entrando in dialogo con la più ampia collettività di cui si fa parte. È questo che ha spinto, anche, per esempio, a organizzare in primavera un convegno - di cui si riferisce in un contributo del presente numero - che ha inteso raccordare università, società civile e istituzioni, secondo quell'ideale di creazione di connessioni e comunicazioni che SInAPSi reca già nel suo nome.
Il secondo obiettivo della newsletter è fornire ai lettori, a partire dai progetti di ricerca e di intervento che SInAPSi promuove, degli spunti di riflessione, delle informazioni utili, delle possibilità di approfondimento. Senza pedanteria ma col dovuto rigore. Voglio fare alcuni esempi spulciando nell'indice di questa seconda uscita: per chi è interessato a un tema - i cosiddetti Disturbi Specifici dell'Apprendimento (dislessia, discalculia ...) - balzato all'attenzione di molti operatori nel sistema formativo formale in conseguenza di alcune disposizione del Legislatore, la sezione "Le Bussole" offre una sintetica e chiara panoramica su un software gratuito molto utile ed efficace; Alessandro Pepino ci regala una bella descrizione di una ricerca condotta sull'apprendimento della matematica da parte di studenti ciechi; l'Assessore del Comune di Napoli Tommasielli si è generosamente offerta di riflettere con noi sul significato effettivo e concreto degli sforzi per promuovere l'inclusione.
Ma sono solo delle indicazioni esemplificative: ciascun lettore, navigando attraverso la newsletter, potrà trovare altre rotte di lettura e altri approdi in cui sostare e riflettere.
C'è una sezione cui noi di SInAPSi teniamo particolarmente, "Compagni di viaggio", che ospita interventi di tutti quelli coi quali condividiamo il nostro viaggio dell'inclusione. Questa volta la animano un neo-laureato della Federico II e due volontarie di servizio civile. La loro voce è per noi fondamentale e siamo felici che abbiano partecipato con i loro contributi, vivificati da uno sguardo giovane, attento e appassionato sul tema dell'inclusione. Si troverà, last but not least, un contributo di Antonio Minguzzi, fondatore e presidente di AutismAid, un'associazione con cui SInAPSi ha collaborato e continuerà a collaborare. Lascio al lettore il piacere di scoprire il suo testo, intenso, ricco di umanità e di una lucidità a un tempo dolce e rigorosa. Ciò che voglio però segnalare, riferendomi al suo articolo, è un punto più generale: il nostro lavoro non sarebbe possibile senza creare reti con altri soggetti (associazioni, istituzioni, ...). E in questa opera di raccordo non solo si conducono azioni e si realizzano progetti ma si fa ricerca, non in un senso astrattamente accademico ma in quello dell'impegno a rivedere, ricostruire e rinnovare le proprie categorie interpretative e i propri strumenti di azione. Infatti, il viaggio dell'inclusione è sempre anche un percorso di formazione per tutti coloro che vi sono coinvolti ed è per questo che siamo grati ai nostri compagni: perché grazie a loro possiamo crescere. Insieme.
Buona lettura.