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Lo screen reader e i videoingranditori

di Alessandro Pepino, Gennaro Sicignano

Sempre più diffusa e pervasiva, la tecnologia, ci circonda e fa parte integrante delle nostre vite. Oggi è normale considerare la comunicazione a tutti i livelli  come intrinsecamente legata agli strumenti tecnologici che la veicolano e la facilitano,  aumentando le possibilità come mai prima.
Queste considerazioni, valide in generale, lo sono anche per il mondo delle disabilità sensoriali dove con l'ausilio di specifiche tecnologie e soluzioni tecnologiche è possibile permettere il sopperimento delle capacità funzionali compromesse.

Lo screen reader

Lo screen reader, in particolare,  è quel software che permette l'utilizzo di un dispositivo evitando che le informazioni vengano fornite all'utilizzatore solo attraverso il canale visivo ma veicolandole anche attraverso quello sonoro e quello tattile.
Oggi esistono screen reader per i principali dispositivi, computer, smartphone, PAD. Essi si basano sulle tecnologie così dette TTS  (Text To Speach) e si pongono come interfaccia tra utente e dispositivo.
Uno screen reader, in pratica, analizza il contenuto di quanto presente a video,  cerca e riconosce il testo presente, lo rende disponibile per la fruizione inviandolo al motore di sintesi vocale, che realizza il TTS, e al display braille per la codifica in braille.
Lo screen reader, in particolare, è quel software che permette l'utilizzo di un dispositivo evitando che le informazioni vengano fornite all'utilizzatore solo attraverso il canale visivo ma veicolandole anche attraverso quello sonoro e quello tattile.
Oggi esistono screen reader per i principali dispositivi, computer, smartphone, PAD. Essi si basano sulle tecnologie così dette TTS (Text To Speach) e si pongono come interfaccia tra utente e dispositivo.
Uno screen reader, in pratica, analizza il contenuto di quanto presente a video, cerca e riconosce il testo presente, lo rende disponibile per la fruizione inviandolo al motore di sintesi vocale, che realizza il TTS, e al display braille per la codifica in braille.

 

Figura 1
 

Il normale flusso di lavoro tra utente e PC è raffigurato in figura 1, In esso si può vedere come le  informazioni provenienti dal dispositivo vengano portate all'utente attraverso video e audio, mentre le azioni che l'utente fa verso il dispositivo sono realizzate attraverso l'uso di mouse e testiera.
Un utente che non disponga del canale visivo non può entrare in questo modello funzionale, infatti le informazioni per lo più vengono veicolate attraverso il video e quindi attraverso immagini ed ancora visivo è il feedback che si ottiene muovendo il mouse o digitando sui pulsanti della tastiera.
Pensandoci meglio, però, la cosa importante è l'azione che si vuole realizzare e non attraverso quali strumenti essa viene realizzata, allo stesso modo per l'output la cosa importante è l'informazione che deve giungere all'utilizzatore  e non come questa venga resa disponibile e veicolata. Risulta  evidente, allora, che il problema, nel caso del soggetto non vedente, non è la informazione in se, ma come veicolarla nelle modalità tali da essere compatibili con le capacità dell'utente, ragionamento analogo vale per le azioni di controllo che l'utente attua sul dispositivo, in quel caso è l'azione che merita il focus e non lo strumento attraverso cui la si realizza.
In risposta a questa istanza e coerentemente alle considerazioni appena presentate, lo screen reader opera un riconoscimento del testo presente a video  e lo indirizza verso altri due elementi: la sintesi vocale e il display braille, che rispettivamente lo trasformano in audio e in informazione tattile.
 
 

Modello di uno screen reader
Figura 2
 

La sintesi vocale, ne esistono di gratuite o a pagamento, è un software in grado di trasformare un testo scritto nell'equivalente letto oralmente. La voce ha caratteristiche simili a quelle umane, ma comunque è una voce sintetizzata e la sua qualità dipende da quanto sono evoluti gli algoritmi utilizzati.
Proprio perché sintetizzata artificialmente, la voce prodotta dalla sintesi vocale può essere regolata e ne possono essere configurate alcune caratteristiche quali velocità di lettura, tono, prolissità. In genere direttamente dallo screen reader è possibile configurare questi parametri, che vanno adattati alle preferenze e alle capacità dell'utilizzatore finale. Anche  in questo caso vale il paradigma metodologico che pone l'utente al centro di qualunque azione o processo che lo interessi, questo implica che, in generale, sarà lo stesso utilizzatore a decidere quale sia la configurazione ottima per lui, provvedendo in prima persona, una volta acquisito la necessaria dimestichezza con lo strumento o attraverso un tecnico tifloinformatico che lo assista nelle fasi di istallazione e configurazione.
Per quanto fin qui detto, quindi, possiamo riassumere che lo screen reader crea una interfaccia virtuale che altera il normale flusso delle informazioni da dispositivo verso utente veicolandole verso i canali alternativi alla vista, permettendo una esperienza completa e soddisfacente di uso del dispositivo stesso semplicemente utilizzando la tastiera, per quanto riguarda l'input verso la macchina e senza monitor per quanto riguarda l'output dalla stessa. L'utente, quindi, diventa assolutamente autonomo nella gestione del PC,  potendo usufruire di tutte le possibilità che da esso derivano. Tutti oggigiorno usano Internet per documentarsi e la posta elettronica per comunicare, programmi di videoconferenza e messaggistica per  tenersi in contatto con amici e colleghi, programmi di video scrittura o fogli di calcolo per lavorare produrre documenti o relazioni; tutte queste cose possono essere fatte da un non vedente che abbia una macchina attrezzata con uno screen reader potendo farle con grande autonomia ed efficienza se il sistema è stato configurato sulla base delle proprie specifiche esigenze. Per concludere va esplicitamente detto che applicazioni e siti web devono essere progettate in modo tale da poterne permettere l'uso nel caso di utenza che sfrutti uno screen reader: un'immagine senza un testo alternativo non potrà essere letta da uno screen reader che nella migliore delle ipotesi la salterà durante la navigazione del documento, mentre, al contrario, se ben realizzata la stessa immagine sarà pienamente fruibile anche con uno screen reader, che leggerà il testo alternativo che la descrive.
Gli screen reader, quindi, permettono l'uso del PC da parte dell'utente non vedente sfruttando l'approccio della multicanalità. Di fatto e grazie a combinazioni di tasti, anche riconfigurabili, semplicemente con l'uso di una tastiera è possibile controllare un computer, inoltre, grazie  a veri e propri programmi (gli script per lo specifico screen reader) è possibile rendere agevoli e veloci molte delle funzioni che normalmente vengono realizzate con un click del mouse e che, invece, usando esclusivamente una tastiera risulterebbero macchinose o non realizzabili.

 

I video-ingranditori

I dispositivi hardware portatili hanno il vantaggio di poter essere utilizzati ovunque servano, durante le attività che quotidianamente vengono realizzate (leggere un documento, una pagina di un libro oppure di un quotidiano), sono piccoli e hanno una discreta autonomia temporale, in genere, possono realizzare tutte le funzioni di ingrandimento e filtraggio dei modelli da tavolo, l'unico limite è il monitor che deve essere piccolo e che può indurre maggiore affaticamento nell'utilizzatore.
Nel caso di un utente ipovedente esistono diverse soluzioni che compensano le capacità visive residue, permettendo il raggiungimento di performance maggiori rispetto alle sole capacità del soggetto stesso.
L'approccio seguito è quello di modificare le immagini al fine di adattarle alle capacità dell'utilizzatore, ingrandendole o applicando appositi filtri o intervenendo su luminosità e contrasto. I video-ingranditori possono essere hardware o software e quelli hardware possono essere da tavolo o portatili.
Le versioni da tavolo, invece, perdono il vantaggio di essere portabili e facilmente trasportabili dall'utilizzatore, ma hanno il vantaggio di garantire migliori performance e maggiore usabilità. Dispongono di un display più grande, che agevola la lettura, offrono maggiori possibilità di filtraggio delle immagini, in genere hanno un piano di supporto per il libro più agevole da usare e può essere posizionato in luoghi come biblioteche, sale di lettura oppure presso il domicilio dell'utilizzatore.
Soluzioni di video-ingrandimento sono presenti anche come software per permettere l'uso di computer da parte di ipovedenti. Va segnalato che versioni molto semplici sono inserite nei principali sistemi operativi e sono utilizzabili attivandole nelle configurazioni relative all'accessibilità del sistema stesso. In tal modo si riesce ad ottenere una interfaccia grafica ingrandita o con semplici effetti di filtraggio, per facilitare l'uso delle interfacce grafiche da parte di utenza con problemi di vista più o meno gravi.
Alle soluzioni base si affiancano i software dedicati, tipicamente a pagamento, essi permettono di modificare in molti modi l'interfaccia grafica del sistema e grazie alle molte configurazioni permettono di adattarla alle specifiche esigenze dell'utente. Come sempre, anche in questo caso vale la regola che ogni configurazione va fatta per l'utente e con lui per almeno due validi motivi: far aumentare le conoscenze dell'utente sugli strumenti che utilizza e quindi la sua autonomia, ottimizzare le configurazioni sulle specifiche esigenze dell'utente stesso.
Tra le principali configurazioni possibili ricordiamo:
- quelle relative al canale visivo: possibilità di decidere il livello e la modalità di ingrandimento, è possibile attivare la modalità di ingrandimento virtuale del monitor e quindi fare in modo che la parte di interfaccia mostrata dal monitor sia pari a una frazione della interfaccia totale (vedi figura 3 dove è presentato l'esempio di ingrandimento pari a tre, quanto mostrato a video è un nono della interfaccia reale) oppure che il monitor venga diviso in due parti di cui solo una mostra le interfacce ingrandite (vedi figura 4, dove l'ingrandimento è mostrato solamente nella fascia superiore del video) o ancora è possibile mostrare a video la classica lente di ingrandimento (vedi figura 5, dove solo un'area intorno al puntatore del mouse viene ingrandita), che ingrandisce la porzione di monitor sottostante. Molto importanti sono gli effetti che aumentano la visibilità e la usabilità delle immagini mostrate, attraverso la applicazione di combinazioni di colore o inversione dei colori presenti a video e potendo attivare delle configurazioni ad alto contrasto.
- quelle relative al canale uditivo: è possibile configurare i parametri del sintetizzatore impostando il tipo di voce, la prolissità, la velocità di lettura. Inoltre sono presenti configurazioni inerenti le modalità in cui deve avvenire la lettura ad esempio permettendo la lettura automatica di tutto il testo che si trova sotto il puntatore del mouse oppure la lettura a seguito di un particolare evento. Le applicazioni più mature, inoltre, forniscono delle interfacce dedicate ad agevolare la lettura di brani di testo, direttamente importabili dai programmi di videoscrittura, con la possibilità di evidenziare il testo man mano che viene letto (vedi figura 6).
- quelle relative al canale tattile: è possibile configurare le modalità di supporto di display braille, definendo anche in questo caso le modalità di trascrizione.
 

figura 3figura 4
 
 
figura 5figura 6
 
 

Tali software, inoltre, realizzano anche il paradigma della multicanalità potendo pilotare una sintesi vocale e un display braille, se presente. Il modello di utilizzo di un computer dotato di un software video-ingranditore è schematizzabile come in figura 7.

 

Modello di software per videoingrandimento
figura 7
 
 

Le informazioni possono giungere all'utente in tre modi diversi:
1.      canale video, le immagini  che popolano le normali interfacce grafiche vengono opportunamente modificate dal software che applica ingrandimento, filtri o temi di combinazioni di colori, contrasto e luminosità;
2.      canale audio, pilotando una sintesi vocale il video-ingranditore permette la lettura del testo presente a video. Il suo comportamento può essere configurato in modo da leggere intere parti di teso o solo quelle su cui si posa il puntatore del mouse. In questo modo fornisce un ausilio non solo alla navigazione delle interfacce grafiche ma anche alla fruizione di contenuti (si può procedere alla lettura di un intero documento o dell'intero contenuto di una mail et similia );
3.      canale tattile, pilotando un display braille è possibile fornire all'utente il testo, oggetto di sintesi vocale, codificato in braille.
Con riferimento al flusso di informazioni possiamo riassumere che l'utente interagisce con la macchina utilizzando tastiera e mouse mentre riceve feedback dalla macchina, in modo ridondante, attraverso il video, l'audio ed display braille, eventualmente presente.

 

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