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LA VERGOGNA DI ESSERE SE STESSI

Donne criticate per il loro corpo


A cura di Sabrina Antuoni
  

Nella società odierna è molto importante rispecchiare determinati ideali corporei
, veicolati attraverso le immagini trasmesse sui social network di corpi perfetti, muscolosi, tonici, apparentemente senza alcun tipo di difetto.  
Dal momento che i modelli di bellezza cui le persone sono spinte ad adeguarsi sono difficilmente raggiungibili e che nessuno è privo di imperfezioni, ci si scontra spesso con un fenomeno che, soprattutto sui social, sta avendo larga diffusione: il body shaming. 
Questa espressione indica il “far vergognare” qualcuno per il proprio aspetto fisico, deriderlo a causa del sulla sua forma fisica, dei tratti del suo viso, della peluria corporea, del suo modo di vestirsi, della presenza di tatuaggi o piercing o di malattie considerate antiestetiche. 
Il "body shaming" è una forma di bullismo verbale che colpisce l'aspetto fisico delle persone, consiste nel fare commenti ed esprimere giudizi negativi sulle persone, soprattutto attraverso il web ed i social network. Esistono molti tipi di "body shaming", tra cui il "fat shaming", che prende in giudizio le persone con qualche chilo di troppo o che hanno malattie come l’obesità, e il "thin shaming"che riguarda le persone considerate troppo magre o con veri e propri disturbi alimentari. E’ comunque considerato body shaming, qualsiasi tipo di commento, o insulto proferito con lo scopo di fare provare vergogna per il proprio corpo a qualcuno e che ha delle conseguenze negative su di esso. 
Ciò provoca sentimenti di colpa e/o vergogna che minano in questo modo all’autostima della persona. Ne deriva, quindi, che accettare e amare il proprio corpo nella società attuale risulta essere difficile: ci si confronta costantemente con gli standard e i modelli proposti dai media che stabiliscono i criteri per essere “desiderabili” e alimentano il senso di frustrazione e infelicità per non essere in grado di raggiungerli, provocando un’insoddisfazione per il proprio corpo. 
Le conseguenze del body shaming possono essere molto gravi: in primis, come già sottolineato, la vergogna per il proprio corpo che è uno stato emotivo che può essere molto doloroso; l’impossibilità di raggiungere l’aspetto fisico desiderato può avere effetti negativi sull’umore, può determinare un aumento notevole di ansia e insicurezza; inoltre l’insoddisfazione per il proprio corpo può portare all’isolamento o all’assunzione di comportamenti dannosi (come esercizio fisico eccessivo o restrizioni alimentari, fino a giungere all’ortoressia) allo scopo di cambiare aspetto. 
Tra le conseguenze a cui tale comportamento può portare ci sono la bulimia, l’anoressia, la depressione e in casi estremi il suicidio. 
Le dinamiche innescate dal body shaming, conducono a problematiche ancora più gravi soprattutto tra le/gli adolescenti che sono facilmente influenzabili ed hanno bisogno di conferme circa la loro forma fisica per sentirsi accettate/i e desiderabili. 
L’immagine corporea non è data solo dalle caratteristiche fisiche, essa è il prodotto di esperienze passate, personalità e dagli stereotipi sociali e culturaliè strettamente legata alla nostra dimensione emotiva. I sentimenti che proviamo verso il nostro corpo, infatti, influenzano la percezione che ne abbiamo, e viceversa. Inoltre, la nostra immagine corporea è influenzata dalle nostre esperienze interpersonali, infatti il giudizio della famiglia di origine e dei pari contribuisce a determinare i modelli corporei con cui ci confrontiamo. È attraverso l’interazione con gli altri che facciamo nostri standard culturali cui ci riferiamo per valutare il nostro aspetto estetico. 
Tuttavia, se da un lato assistiamo a queste conseguenze negative del fenomeno, dall’altro c’è un risvolto positivo della diffusione del body shaming sul web. La rete consente al fenomeno di diffondersi ma allo stesso tempopermette a personaggi famosi del cinema e dello spettacolo, come Lady GagaRihanna, Anne Hathaway tante altre icone molto conosciute e seguite, spesso oggetto anch’esse di questi attacchi, di far sentire la propria voce e di fungere da modelli per un maggiore rispetto e consapevolezza del valore del corpo, proprio e altrui. 
La soluzione per superare il dolore di “provare vergogna” per il proprio corpo è lavorare su se stessi, rinunciando al dover essere i migliori o aderire ai criteri scelti e decisi da altri.  
Oltre a lavorare sull’autostima e sui rapporti che si creano, rapporti sani e non legati all’apparenza, è certamente importante anche arrivare a piacersi, migliorandosi  anche, secondo canoni personali di bellezza per apprezzare l’immagine che mostriamo al mondo. 
E’ solo combattendo il giudizio negativo altrui, accettando se stessi e imparando ad amare il proprio corpo con le proprie imperfezioni, che sarà possibile mostrare rispetto per la diversità e per le particolarità di ognuno.   

 

 

 

 
 

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