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Tuo, Simon

scritta Love Simon
scritta Love Simon


A cura di Viviana Altea Indolfi
“Tuo, Simon” (Love, Simon) è un film del 2018 diretto da Greg Berlanti. Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo “Non so chi sei, ma io sono qui” (Simon vs. the Homo Sapiens Agenda), di Becky Albertalli. Simon è un adolescente che frequenta il liceo, ha amici affezionati e una famiglia unita. Pur non essendo il classico belloccio muscoloso, né il più popolare della scuola è ben inserito nel gruppo scolastico e, come tutti i ragazzi della sua età, si ritrova a scrivere in una chat utilizzando un nickname, alla ricerca di una persona con la quale condividere i suoi dubbi e le sue incertezze giovanili. Si imbatte così in Blu, un ragazzo insicuro, come tanti, dalla propria crescita, che cerca di affermare se stesso, affidando ad un amico misterioso il suo “segreto”.
Blue è un ragazzo omosessuale. Ha scelto, non sa dirsi bene perché, Simon come confidente. La reazione di Simon spiazza il ragazzo che, dall’altro lato dello schermo, legge una realtà insospettabile e confortante: anche Simon è omosessuale. Inizia, così, un rapporto epistolare via mail, nel quale i due non useranno mai i loro veri nomi, pur sapendo di vivere entrambi nella stessa città.  Il film procede seguendo le fantasie di Simon sulla vera identità di Blue e sulla possibilità di vivere alla luce del sole il loro rapporto.
Simon, infatti, nonostante abbia una famiglia “moderna” (sua madre è una psicologa) e un gruppo di amici sinceramente legati l’uno all’altro e supportivi, fa fatica a rivelarsi, sebbene non mostri di essere davvero a disagio per il suo orientamento sessuale. Fino a quando, le mail tra lui e Blue vengono “intercettate” da un compagno di scuola, Martin, un nerd euforicamente imbranato che non si farà scrupoli a ricattarlo per farsi aiutare nel tentativo di conquista di una ragazza molto amica di Simon. Il nostro protagonista accetta le condizioni del ricatto per quanto può, fino a quando l’imprevedibile Martin fa outing durante una partita di football del campionato studentesco. A seguito di questo episodio, abbiamo modo di assistere a tutte le reazioni delle persone che gravitano intorno a Simon.
 Tra i dialoghi tra i vari personaggi, quello più significativo è, a nostro avviso, quello in cui Simon spiega a Martin i motivi della scorrettezza del suo comportamento, rivendicando il diritto di ogni persona di fare coming out, rispettando i propri tempi e le proprie modalità, parlando di questo “venir fuori” come di un momento prezioso di crescita ed autodeterminazione. Il film si conclude con un momento corale molto emozionante, che vale tutto il film. Questo teen movie affronta il tema del coming out in un modo per la prima volta leggero, ma non superficiale, impegnativo, ma senza essere drammatico. Una bella commedia che parla di famiglia, amicizia, fiducia e rispetto e lo fa utilizzando una terminologia corretta e tesa al superamento delle fasi critiche che attraversano l’intreccio con uno sguardo positivo ed ottimista.
“Tuo, Simon” è un film adatto a tutti, bambini e adulti, figli e genitori. Lo consigliamo, in particolare, a coloro i quali vogliono approfondire la tematica del coming out, che attraversa tutto il film e che viene descritta utilizzando termini appropriati, trattata come elemento fondamentale di una certa fase evolutiva, intimo, ma socializzato, come un momento unico, del quale è possibile ed è bene impossessarsi, rivendicandolo con orgoglio.

 

 

 

 
 

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