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Youtube: a lifeline for transgender young people

Quando la T alla fine di LGBT non è poi così silenziosa

Nell'immagine  il ventunenne Niko Walker  mette a nudo il petto suYouTube per mostrare  le cicatrici della mastectomia.
Nell'immagine il ventunenne Niko Walker mette a nudo il petto suYouTube per mostrare le cicatrici della mastectomia.

A cura di Emanuela Rodriguez

Il quotidiano statunitense Los Angeles Times ha scritto: "Youtube è un ancora di salvezza per giovani persone Transgender che prendendo ormoni e cambiando i loro nomi si sentono socialmente isolate; la pubblicazione e la visione di video permette loro di sentirsi meno soli".Sono migliaia gli adolescenti e giovani adulti transgender che utilizzano la piattaforma web come sorta di diario pubblico dove documentano la loro transizione attraverso video accessibili a  sconosciuti on-line. Il quotidiano americano riporta alcune testimonianze come quella di Niko Walker che nonostante affermi di voler essere visto "solo come un ragazzo" e riferisca al suo pubblico su youtube "ho quasi dimenticato di essere trans perché ho avuto un intervento chirurgico" continua a fare video per sostenere i suoi "fratelli" transgender ancora in cerca di aiuto. C'è chi, invece, come la blogger dall'alias Kat Blaque, preferisce usare pseudonimi per non essere riconosciuta e non perdere il lavoro, scrivendo su Twitter: "un sacco di persone che guardano il mio canale mi conoscono meglio di quanto mi conosca la mia famiglia......YouTube è stato il posto dove poter rivelare ciò che non potevo dire a nessuno". Nonostante le sue preoccupazioni, Kat afferma di voler mostrare alle donne come lei - in particolare alle donne trans nere - che una vita normale è possibile.
A tal proposito, Asher Zickert sostiene che aver guardato video di altri uomini trans lo ha rassicurato, facendolo sentire meno solo. Il ventottenne afferma "voglio aiutare i fratelli più giovani là fuori che si sono sentiti persi come me ...se non ci fosse stato Internet, probabilmente non sarei dove sono in questo momento." Oggi Internet occupa un ruolo rilevante nelle nostre vite, particolarmente dei più giovani proponendo valori, modelli di comportamento e stili di vita. Il cyber-linguaggio (scrittura, immagini, musiche, ecc.) costituisce un universo simbolico che contribuisce a formare i soggetti sia dal punto di vista della trasmissione del sapere e della costruzione della conoscenza che dell' identità.
L'adolescente, durante il difficile compito d'integrare e dare un senso soggettivo alle trasformazioni in atto,  ritrova nella condivisione con il gruppo dei pari un forte sostegno. La rete permette all'adolescente non solo una grande possibilità di sperimentazione autonoma, ma gli fornisce la possibilità di un contatto facile con coetanei con cui condividere esperienze e pensieri, ottenendo in questo modo un prezioso lenimento per le angosce identitarie, così intense in questa fase delicata della vita, dove, come sottolinea Erikson, processi come identificazione e sperimentazione sono fondamentali (la partecipazione ai gruppi sociali permette di assumere nuovi ruoli e di attivare confronto, autoriflessione e conoscenza di sé). L'adolescente, in piena crisi identitaria, viene pertanto facilitato da Internet nella sua ricerca di un equilibrio tra appartenenza e differenziazione. Ma per quei giovani che sperimentano il corpo dissonante rispetto alla rappresentazione di sé e si trovano a confrontarsi con un sesso che non sentono proprio, la negoziazione dei compiti evolutivi risulta ancor più complicata. Interrogativi come Chi sono?, Quanto e perchè sono diverso o simile agli altri?Risuonano in maniera ancora più amplificata e  angosciosa. Sembra quindi evidenziarsi come, per questi giovani transgender, la visione e produzione stessa di tali video-storie risulti essere una preziosa risorsa per acquisire non solo una maggiore consapevolezza di sé ma anche per riuscire a dare un nome al proprio disagio. La Turkel sostiene che gli scenari dentro il computer producano cambiamenti profondi nella struttura intima del soggetto, simili a quando ci si confronta con la propria immagine nello specchio. A tal proposito, Winnicott sottolineava l'importanza della funzione di rispecchiamento materno (quando guardo, sono visto, dunque esisto). La rete assumerebbe così la funzione di specchio sociale. Quei video-documentari rappresenterebbero, allora, la possibilità per i giovani transgender di vedere la propria immagine  come riflessa. Giuliano parla di "virtualizzazione dell'identità" intesa come quel processo di sperimentazione con il quale creare uno spazio in cui esprimere aspetti della propria personalità altrimenti penalizzati dai vincoli sociali e dai ruoli che quotidianamente ci si trova a dover interpretare. La produzione della  propria storia di transizione su Youtube consente alle persone transgender di sentirsi un po' meno sole. Internet come canale preferenziale di esplorazione del Sé viene, quindi a rappresentare, una dimensione gruppale fondamentale in questa fase dello sviluppo e costruzione del Sé per questi giovani che hanno bisogno di adeguare la realtà esterna al proprio vissuto interno. Attraverso questa particolare formula, in cui il mostrarsi prende il posto dell'incontrarsi, i giovani transgender trovano sostegno nella visione di una realtà condivisa in cui è permesso "guardare senza essere guardati", perché a proteggerli c'è lo schermo. 

Fonti:
http://www.latimes.com/local/la-me-c1-trans-video-diaries-20140122-to,0,7488366.htmlstory#axzz30V03...
http://www.onig.it/drupal/?q=node/58
http://www.spiweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1834:adolescenti-e-nternet&catid=...
http://www.salon.com/2013/01/23/trans_woman_shares_her_male_to_female_transition_on_youtube/
http://www.rollingstone.com/music/news/the-secret-life-of-transgender-rocker-tom-gabel-20120531
http://books.google.it/books?id=9cWakos1xyIC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0...
http://blog.wired.it/misterbit/2012/02/23/insieme-ma-soli-sherry-turkle-e-i-paradossi-della-tecnolog...

La giovane utente  iiGethi documenta su YouTube sua transizione da maschio a femmina con circa  un migliaio di foto in un periodo di tre anni. Il suo video ha  raccolto 4 milioni di visualizzazioni totali.
La giovane utente iiGethi documenta su YouTube sua transizione da maschio a femmina con circa un migliaio di foto in un periodo di tre anni. Il suo video ha raccolto 4 milioni di visualizzazioni totali.
 

 

 

 
 

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