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“Come vorrei vivere…” oltre le discriminazioni

Raffigurazioni della Sirenetta, dell'attrice che interpreta il nuovo film d'animazione e delle bambine dalla pelle scura


A cura di Sabrina Antuoni.

Stupore, meraviglia, gioia, incredulità, emozione. Questo si legge negli occhi delle bambine dalla pelle scura che hanno visto per la prima volta il teaser del live action Disney "La Sirenetta".
A differenza della consueta rappresentazione di Ariel con la pelle chiara, i capelli rosso fuoco ondulati e gli occhi azzurri, l'attrice che la interpreta nel remake, che il prossimo anno sarà al cinema, ha la pelle scura, gli occhi scuri e i capelli ricci.
Proprio per Ariel, principessa all'avanguardia, ragazza ribelle che mette in discussione legami familiari e una vita intera vissuta sotto la protezione di amici e parenti per avere la propria libertà ed essere accettata dagli umani nonostante sia una sirena, è stato scelto un personaggio dalla pelle scura che dà l'idea di andare contro qualsiasi concezione preconfezionata, affinchè ogni bambina possa riconoscersi in lei, ogni bambina possa desiderare di essere una principessa, al di là della sua etnia e del colore della pelle.
Questa novità ha acceso tante polemiche sui social, numerosi i commenti di disapprovazione per la scelta di un'attrice che non rispecchia "la storia e il personaggio", che non rispetta il canone della protagonista, la norma della principessa "bianca", come se un volto potesse cancellare l'essenza di una storia, il suo significato e la sua potenza immaginifica.
Un'idea, questa, che probabilmente nasconde un substrato culturale ancora troppo radicato, che assegna alle attrici dalla pelle scura i ruoli di schiave, di criminali o di persone poco affidabili. Invece sarebbe opportuno accogliere le differenze, rispettarle e darne visibilità, piuttosto che nasconderle, per riconoscere la presenza di altri modelli in cui identificarsi, esistenti e diffusi in tutto il mondo.
La fantasia è universale e, in un mondo nel quale vengono riproposti stereotipi in ogni ambito, il mondo della fantasia resti libero da pregiudizi, da preconcetti, da norme precostituite, affinché anche il mondo della realtà possa essere prima o poi alla sua altezza, in modo che tutte le bambine possano sentirsi rappresentate, possano sognare attraverso le storie di ogni personaggio e ciascuna possa vivere il proprio lieto fine.   

 

 

 

 
 

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