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L’uso dei pronomi in riferimento alle identità non binarie e transgender.

Sfondo rosa con pronomi They e Them


A cura di Alessia Spinella.  

Sempre più persone desiderano specificare il proprio pronome sui social. Per esempio il noto cantante Stan Smith ha chiesto, attraverso i suoi canali social, di non utilizzare più il pronome “lui”, nei suoi confronti, bensì il pronome “loro”, dopo aver fatto coming out come persona non binary.
La questione dei pronomi da utilizzare quando ci si rivolge alle persone non binarie o transgender è sicuramente un tema importante da dover affrontare. Se in paesi come USA, Germania e Regno Unito, il dibattito è molto acceso, in Italia è quasi assente e questo genera non pochi errori linguistici quando ci si rivolge a chi non si identifica in un genere specifico. In lingua inglese, esistono differenti pronomi come she/her, he/him che vengono comunamente utilizzati per riferirsi corrispettivamente a persone che si riconoscono nel sesso femminile e maschile, mentre i pronomi they/them sono scelti solitamente dagli individui che hanno un’identità di genere fluida e da coloro che non si identificano in un particolare genere.
Sicuramente, utilizzare pronomi neutrali, quando non conosciamo l'altro oppure quando si è dichiarato non binario, risulta essere la miglior cosa da fare. Però la lingua italiana non prevedendo pronomi neutri, rende il tutto meno facilmente applicabile e ci costringe ad utilizzare l'inglese.
La questione risulta essere un po' meno complicata nel linguaggio scritto perché possiamo avvalerci di alcuni escamotage come per esempio l’utilizzo della schwa. Benché l'accademia della Crusca abbia bocciato il suo utilizzo, in linea generale, sembra che si stia seguendo un modello di linguaggio inclusivo.
Se non conosciamo il genere in cui l’altro si identifica possiamo avvalerci dei verbi impersonali, in questo modo evitiamo di fare misgendering, cioè usare termini che fanno riferimento al sesso biologico e non all’identità di genere. Usare i pronomi adeguati è il primo passo verso il rispetto dell’altro e anche Instagram sembra andare in questa direzione, difatti ha introdotto la possibilità di inserirli nella propria bio.     
Sebbene non tutti sentano la necessità di dover inserire sui propri social i pronomi, aggiungerli, anche per persone cisgender, può essere un modo per normalizzarne l’uso e non dar mai per scontrata l’identità delle persone.  

 

 

 

 
 

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