1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu di sezione
 

Contenuto della pagina

"Nulla è sbagliato se ti fa stare bene"

loco progetto DiverCity Napoli



A cura di Daniela Scafaro & Emma Spinelli

Il Progetto "Napoli DiverCity - Azioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere" nasce nell'ambito del Tavolo di concertazione permanente tra le Associazioni LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali) e il Comune di Napoli con l'obiettivo di combattere le discriminazioni e favorire la creazione di un clima inclusivo e accogliente per le persone LGBTI. Il progetto, finanziato dal comune di Napoli, è implementato dal Centro di Ateneo SinApSi dell' Università degli Studi di Napoli Federico II e da una consolidata rete di associazioni da
sempre in prima linea nella lotta all'omotransfobia (Comitato Provinciale ArcigayAntinoo di Napoli Onlus, Circolo Culturale Arcilesbica Napoli "Le Maree", Cooperativa Sociale Dedalus e Comitato Arci Eventi).
Napoli DiverCity prevede un ampio programma strutturato in attività di ascolto, formazione, comunicazione e ricerca:
- Sportello di ascolto e consulenza psicologico-legale: è il primo servizio ad essere stato attivato (23 giugno 2014) con l'obiettivo non solo di offrire alle persone LGBTI uno spazio di supporto e condivisione e tutela contro gli eventi discriminatori e/o violenti di cui spesso sono vittime ma, anche di fornire un "riferimento" per tutti i cittadini che sentono l'esigenza di un approfondimento riguardante queste tematiche. Lo sportello è aperto tutti di lunedì dalle 9 alle 14, i martedì dalle 12 alle 17 e i giovedì dalle 13 alle 18 presso i locali del Centro SinApSi in via Porta di Massa 1, Scala C, Piano Ammezzato (Ascensore, Livello 1).
- Interventi formativi indirizzati alle scuole:l'obiettivo è quello di rafforzare i processi di integrazione ed il ripristino della legalità attraverso la costituzione di una rete tra le organizzazioni scolastiche, la
pubblica amministrazione e le associazioni ed istituzioni deputate alla formazione di giovani ed adolescenti. Nello specifico il lavoro nelle scuole, che ha avuto inizio nell'ottobre del 2014 ed è tuttora in corso, vede il coinvolgimento di docenti e studenti della città di Napoli in una serie di attività di informazione e sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni di genere e orientamento sessuale che si è scelto di articolare in due momenti: 1) una "alfabetizzazione" rispetto alla terminologia e alle tematiche connesse al genere, all'orientamento sessuale e all'omo-transfobia; 2) momenti di condivisione che fanno leva sull'impatto emotivo suscitato dalle testimonianze di chi è stato vittima di discriminazione e di chi da sempre si batte per i diritti delle persone LGBTI.
- Azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza: l'intento è quello di promuovere una maggiore conoscenza delle tematiche LGBTI attraverso canali e mezzi di circolazione delle informazioni (stampa locale, radio, televisione, internet), presupposto fondamentale per il contrasto delle forme di violenza connesse a tali temi;
- Attività di ricercasui fenomeni di criminalità, violenza e discriminazione delle persone LGBTI in contesto urbano supportata dall'équipe di ricerca dell'Osservatorio LGBTI del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II;

DiverCity è un progetto "ambizioso" poiché sin dalle prime battute è stato chiaro a tutti che sarebbe stato impegnativo parteciparvi e che sarebbe stato necessario metterci il cuore per poter così smuovere le coscienze degli utenti. A tal proposito, le testimonianze di chi ha vissuto la discriminazione di stampo omo-transfobico sulla propria pelle e le nozioni teoriche fornite dagli psicologi e dai sociologi facenti parte dello staff, hanno rappresentato uno strumento essenziale ed efficace. Grazie al confronto con lo staff, gli utenti hanno ora probabilmente più chiari alcuni concetti. Ad esempio il bullismo omo-transfobico non consiste solo in percosse e violenza fisica: risatine, canzoncine e battutine sono già di per sé violenza. L'omosessualità non si sceglie e non è una malattia bensì una variante naturale dell'orientamento sessuale che insieme all'identità di genere (con cui spesso viene erroneamente sovrapposto) va a confluire nel concetto più ampio d'identità sessuale.

Cosa significa essere diversi? Diversi da chi? Uno studente, in un incontro tenutosi in una delle scuole coinvolte nel progetto, ci ha fatto provocatoriamente notare che in fondo siamo tutti diversi gli uni dagli altri (in quanto unici ed irripetibili) ed è proprio nel condividere questa diversità che a ben guardare siamo tutti "uguali". Nello specifico, in merito ai temi affrontati dal progetto, sentirsi "normale", dalla parte della maggioranza, non può legittimare atti di discriminazione e violenza nei confronti di chi da tale canone si discosta: "nulla è sbagliato se ti fa stare bene" (e non lede in alcun modo l'altro e la sua libertà).



Non sono presenti Commenti

 

 

 

 
 

© 2013 - bullismoomofobico.it