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A Napoli è uscito un sole chiamato Pride

Immagine del primo Pride di Napoli insieme alla locandina del Pride di Napoli del 2021


A cura di Stella Celentano e Camilla Esposito.                                           

Il giorno 3 luglio 2021 si è tenuto il venticinquesimo Pride napoletano. L’evento, che ha avuto luogo in Piazza Dante, si è realizzato con lo stesso slogan, “Jesce Sole”, del primo Pride nazionale di Napoli, nonché prima manifestazione dell’orgoglio LGBT+ del Sud Italia, tenutosi nel 1996. Date le restrizioni imposte dalla pandemia dovuta al virus Sars-CoV-2, il Napoli Pride 2021 si è svolto per intero in piazza, senza procedere con la classica parata. Numerosi sono stati gli interventi che si sono susseguiti durante la giornata, dove rappresentati di associazioni, attivisti, rappresentanti politici e personaggi celebri hanno espresso la loro opinione sul Pride e il loro sostegno alla comunità LGBT+. Al centro di quasi tutti gli interventi, ma probabilmente, si potrebbe azzardare, al centro dell’intera manifestazione, c’è stato il Disegno di Legge Zan, che amplia la Legge Mancino sui crimini d’odio e sull’incitamento all’odio ("Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa") e, quindi, l’articolo 604 bis del codice penale, estendendo il raggio all’incitamento all’odio e ai crimini di tipo omo-transfobico, nonché legati alla misoginia e all’abilismo. Inoltre, il 17 maggio, in cui ricorre la Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, verrebbe istituita la “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”, al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione. In occasione della Giornata nazionale si realizzerebbero, poi, iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado.  
La necessità di parlarne, durante questo Pride, deriva soprattutto dagli ultimi risvolti che la discussione del DDL sta avendo in Senato, con numerosi tentativi da più parti politiche di modificare la legge, rendendola però in questo modo iniqua. In particolar modo l’opposizione si focalizza su due punti: il primo è che la legge, una volta approvata, “limiterebbe la libertà di espressione”; il secondo riguarda l’espressione identità di genere, che secondo l’opposizione va eliminata, escludendo così le persone transessuali e non binarie dal disegno di legge. 
Lo stesso Alessandro Zan è intervenuto al Pride. Tra gli altri interventi ricordiamo: l'assessora alle pari opportunità del comune di Napoli Francesca Menna, il professore e presidente della fondazione Genere Identità e Cultura Paolo Valerio, la presidentessa di Antinoo Arcigay Napoli Daniela Falanga e la nota Vladimir Luxuria. Quest’ultima ha tenuto un discorso sentito ed emozionante sull’importanza di reagire di fronte alle discriminazioni messe in atto da chi desidera limitare la libertà altrui.

 

 

 

 
 

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