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Congresso Internazionale: La parola ai partecipanti.

Quadro raffigurante persone trans

In occasione del Congresso Internazionale "Buone pratiche nella salute, nelle politiche sociali e nei diritti umani delle persone transgender: un confronto tra Europa e America Latina" abbiamo chiesto ad alcuni relatori di rispondere a qualche domanda.
Buona lettura!

Marina Pierdominici
1.      Partecipando in qualità di relatrice, perché pensa che questo Congresso sia così importante?
Il Convegno affronta in una prospettiva multidisciplinare la tematica relativa all’identità di genere   favorendo i) un confronto e una discussione tra esperti in questa tematica e ii) la creazione di un network , necessario per la stesura di progettualità condivise e mirate sull’argomento, tra istituzioni nazionali e internazionali dedicate alla tutela e promozione dei diritti umani - in particolare il diritto alla salute per quanto di competenza dell’Istituto Superiore di Sanità- università, società scientifiche e associazioni.
2.      A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
Medici di Medicina Generale e altri specialisti, infermieri, psicologi, biologi e sociologi. 

Esben Esther Pirelli Benestad
1.            As a speaker, why do you think this Congress is so important?
Few or any societies have health care offers of high quality for transgender individuals. Until the advent of the ICD-11, psychiatry has ruled the grounds in many countries. The rest of society has found the whole issue too peculiar for anyone but psychiatrist to handle. Hence many decenias went by before, mainly through the activistic work of transgender individuals, the scene has changed. There is nevertheless still resistance both from psychiatric professionals and from lay people who on different ideological grounds claim their right to rule over this quite vulnerable group of people. Sex end gender are “holy cows” in many societies. They are not to be tangled or twisted, but left the way it has been the last couple of hundred years. On these grounds transgender people influences on many levels:  Health, social policies and human rights. Their wishes and needs have not been met with open curiosity and trans-positivity, rather with psychiatrization, ridicule and incompetence. To view the state of affairs with perspectives both from Europe and South America is a golden and timely opportunity to have the principles of the ICD-11 affirmed and to strengthen the professionality of those who are to address this group now finally freed from the burden of the stigma of mental disorder.  
2.            To whom would you recommend attending this Congress?
Psychologists, psychiatrist, GPs, theologist, sociologist, nurses, sexologist and also polititians with interest in the well being of people with unusual talents.    

Elsa Mari Almås  
1.           As a speaker, why do you think this Congress is so important?
I think it is important to create networks between researchers,  clincians and activist in the field of transgender in order to capture knowledge from different areas in order to understand the development of the trans communities as well as the entire culture when it comes to understanding of how gender is understood and practiced.
2.           To whom would you recommend attending this Congress?
I would recommend it to researchers in the field of gender, psychologists, sociologists, medical doctors, students, transpeople and their networks.  

Regina Satariano  
1.      Partecipando in qualità di relatrice, perché pensa che questo Congresso sia così importante?
E’  così importante questo Congresso perché da un Opportunita a tutti Noi (e non solo operatori) avvicinandoci ad una realtà sempre più presente nel nostro territorio come la presenza di molte ragazze trans dei paesi latinoamericani presenti al congresso e conoscere attiviste che lottano per i diritti lgbt nel loro paese ci dara un’ulteriore impulsò consentendoci di guardare in modo diverso quello che per molte trans italiane e vista come un ‘invasione’ senza comprendere quello che sta dietro ad una scelta a mio avviso non facile.
2.      A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
Consiglio sicuramente agli studenti ed agli addetti ai lavori di partecipare a questo congresso perché possano comprendere meglio quanto sia difficile per una persona trans anche la quotidianità nelle cose più semplici e banali. Cose semplici per alcuni sono ostacoli per le persone che sono In transizione lo stesso diritto al voto passa in un piano secondario perché spesso lo sguardo di chi legge il tuo documento fa trapelare qualcosa di non detto .Ben vengano questi congressi convegni seminari ed altro.    

Jaime Barrientos Delgado  
1.      As a speaker, why do you think this Congress is so important?
Because, we don't have specific conferences about this important issue today. At the same time, this conference will be with colleagues and talks from different countries. Then, it ís a cross cultural conference.
2.      To whom would you recommend attending this Congress?               
 Students, researchers, and activists. Also, police makers must be there.  

Luigi Maria Sicca  
1.      Partecipando in qualità di relatore, perché pensa che questo Congresso sia così importante?  
Credo che sia importante perché gli odierni (ri)assetti geopolitici e macroeconomici non consentono più di perpetrare con il pensiero dualista che storicamente ha caratterizzato la cultura occidentale: mente-corpo, natura-cultura, soggetto-oggetto, biologico-sociale. Ma anche uomo-donna, maschile-femminile, sesso-genere. Approccio resistente al cambiamento e ostacolo alle aspirazioni di emancipazione delle persone con identità che non coincidono con le normative del binarismo. Specularmente è proprio la capacità di uscire da quelle concezioni oramai obsolete che può consentire a tutti noi (nella regolazione delle modalità dello „stare insieme“, che è sinonimo di Organizzare) di generare uno scarto, semantico e al tempo stesso sostanziale, tra „integrazione“ e „inclusione“. Laddove nel primo caso si guarda alle dinamiche della convivenza lasciando invariati i confini e fantasticando che ci è „fuori“ debba essere messo „dentro“; mentre il costrutto dell’inclusione, portato avanti da anni in seno al centro di Ateneo federiciano SInAPSi, dalla Fondazione Genere Idetità Cultura (GIC) e da puntOorg International Research Network, da voce a chi è stato messo storicamente „fuori“ da una visione binaria, ripensando i confini stessi delle logiche che sottendono e governano l’azione organizzativa. Il ché, a me pare più in sintonia con il vento della Storia che va affermandosi a dispetto di superate concezioni patriarcali ed arcaiche.  
2.      A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
Consiglio con fermezza (prima ancora che „consiglierei“) di partecipare a questo Congresso a tutte le persone che vogliano vivere il presente con consapevolezza, intercettando le movimentazioni di pensiero, ma anche le pratiche organizzative, di questo difficile (non più, né meno di quelli precedenti) passaggio di Millennio, in cui i tradizionali valori del Socialismo reale e dell’economia di mercato che ci avevano rassicurato nel secondo Novecento, si sono sgretolati sotto le macerie di un muro infranto (nel primo caso) e sono andate implodendo (nel secondo caso), alla ricerca di sentieri alternativi per - ancora una volta - stare insieme, convivere e organizzare    

Cristiano Scandurra  
1.    Partecipando in qualità di chairperson, perché pensa che questo Congresso sia così importante?  
La presenza di noti esponenti internazionali che lavorano da anni nel campo della salute, delle politiche sociali e dei diritti della popolazione transgender rende il convegno che abbiamo organizzato una preziosissima occasione di crescita e di scambio. Sapere come stanno le persone transgender in Cile, a Cuba, in Francia, e così via, consentirà a noi tutti di comprendere davvero qual è la situazione italiana, in un confronto serrato con molteplici realtà europee ed extra-europee. Credo che l’importanza di questo convegno stia proprio in questo, nel comprendere, cioè, cosa possiamo ancora fare per promuovere salute e diritti e nell’interrogarci su ciò che è già stato fatto e, dunque, sull’effettiva efficacia delle nostre prassi psicologiche, sociali e politiche.
2.    A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?     
Credo siano molte le categorie professionali e non che possano beneficiare del congresso, poiché le tematiche che affronteremo  abbracceranno differenti vertici di lettura del fenomeno, passando per la psicologia e la medicina, fino ad arrivare alle politiche sociali e 
ai diritti umani. Per questa ragione, consiglierei la partecipazione a tutti i professionisti della salute, agli insegnanti, ai policy maker, agli stakeholder locali e nazionali e, last but not least, ai nostri studenti dell'Ateneo Federiciano, che rappresentano il futuro di 
questa città.    

Rossella Bonito Oliva  
1.      Partecipando in qualità di chairperson, perché pensa che questo Congresso sia così importante?
Il congresso è importante dal mio punto di vista perché apre il confronto sui temi dell'uguaglianza al panorama internazionale. Nello specifico a due aree in cui le politiche sociali nella storia recente hanno vissuto vicende molto contraddittorie.  
2.   A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?   
Consiglierei la partecipazione al convegno a tutti coloro che operano nel settore delle politiche sociali e della salute, ma anche alle/ai giovani in formazione.           

Federico Maria De Luca  
1.      Partecipando in qualità di chairperson, perché pensa che questo Congresso sia così importante?  
 Il Congresso costituisce una straordinaria occasione di confronto delle buone prassi in corso in Europa ed in America latina. L'ulteriore profilo di interesse risiede nel fatto che saranno presentate le più avanzate applicazioni pratiche delle attività antidiscriminatorie in ambito sociale e sanitario.   
 2.      A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
 Il Congresso è consigliato a tutti coloro che si occupano di antidiscriminazione in ambito Lgbt, fornendo un angolo di visuale molto preciso in ordine a politiche sociali e buone prassi in ambito sanitario.         

Paolo Titolo
 1.      Partecipando in qualità di artista, perché pensa che questo Congresso sia così importante?
Questo congresso, così come qualunque altra iniziativa che renda "visibile" la problematica delle persone trans è di grande utilità perche non solo ci sensibilizza rispetto a questa comunità ma ci fa riflettere in generale sulla nostra posizione rispetto alle differenze. In altri termini il pregiudizio non è altro che una relazione di potere con chi consideriamo differente, inferiore, per essere "noi" quelli a godere dei privilegi concessi da questa ingiusta società. Pensiamo alla relazione tra uomo e donna, tra uomo bianco e negro, eterosessuale e omosessuale.....eccetera. Il lavoro che esporrò vuole esattamente cambiare lo sguardo che sino ad adesso abbiamo avuto della comunità transgender, trattando di significare in alcuni ritratti, a transessuali cubani colti in momenti di vita comune.  
 2.       A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
 Consiglierei a tutti partecipare a questo congresso: a chi pensa di non avere pregiudizi e soprattutto a chi sa di tenerli. Eventi di questo tipo non possono che migliorarci come persone e come cittadini di un mondo che per potere evitare la catastrofe deve imparare a rispettare.         

Miki Formisano
 1.      Partecipando in qualità di artista, perché pensa che questo Congresso sia così importante?
 Ritengo importantissimo e rilevante questo convegno in quanto tratta la tematica della disforia di genere da diversi aspetti e soprattutto da diverse culture, essendo appunto un congresso internazionale, credo che il confronto sia fondamentale per mettere in atto  buone pratiche.  
2.      A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?           
consiglierei questo congresso alle persone che rivestono cariche e ruoli istituzionali.

 Alessandro Chiodi         
1. Partecipando in qualità di chairperson, perché pensa che questo Congresso sia così importante?  
Nella storia dell’essere umano sono presenti molti esempi di individui, gruppi, popoli discriminati e stigmatizzati. Può cambiare il soggetto fatto oggetto di discriminazione, come accade alle persone transgender, ma le forme attraverso cui essa può manifestarsi  permangono, come fossero espressione imprescindibile dell’essere umano-società, che teme l’alterità come minaccia al proprio sé narcisistico, mettendo in atto meccanismi di spostamento, di impotenza e aggressività, che fanno si che venga individuato nell’altrove, nell’altro da sé, nell’estraneo, nel perturbante, un capro espiatorio, che minaccia la propria presunta integrità, personale e familiare. Cosa possiamo fare per ridurre e superare il fenomeno del pregiudizio, della stigmatizzazione, della discriminazione, delle opinioni preconcette e dei conseguenti stereotipi, che rappresentano una minaccia al benessere fisico, mentale e sociale della persona transgender? L’unione è basata sul consenso, sulla condivisione, sulla solidarietà reciproca e non sul predominio dell’uno sull’altro e sull’imposizione della forza. La persona transgender deve riappropriarsi di una propria dignità e perché ciò accada è necessario promuovere un cambiamento. Questo è possibile attraverso il dialogo e il confronto tra culture e civiltà differenti, creando contesti condivisi di conoscenza e di apprendimento. La responsabilità dei rappresentanti del mondo scientifico è quella studiare tali fenomeni da differenti prospettive in un’ottica multiprofessionale e interdisciplinare, individuando e sviluppando buone prassi a sostegno di un processo di integrazione e inclusione delle differenze di genere, in un’ottica depatologizzante nei confronti della persona transgender. E’ importante sviluppare un linguaggio condiviso, sensibilizzando la collettività affinché l’individuo non ricada nella trappola di una visione esclusivamente dicotomica e unilaterale sulle possibili declinazioni dell’identità di genere. E’ necessario avere comuni linee guida, leggi e piani di intervento sociale unitari. Questo congresso, a cui  partecipano ricercatori che provengono da vari paesi europei ed extraeuropei, grazie anche alla ricchezza dei numerosi lavori presentati da diverse prospettive,  rappresenta un’occasione importante per mettere tutti intorno ad un tavolo e andare nella stessa direzione, quella verso un cambiamento, un riconoscimento e accettazione della persona transgender, che nella sua unicità ha diritto di vedere riconosciuta la  sua dignità  di persona e la libertà di vivere la propria vita, nel rispetto dei propri e altrui diritti e doveri costituzionali, al pari di ogni essere umano.   
2. A chi consiglierebbe la partecipazione a questo Congresso?
La partecipazione è consigliata ai rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, del mondo dell’istruzione, della salute, della giurisprudenza, del lavoro, dello sport, della cultura.

             

             

 

 

 

 
 

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