A cura di Annalisa Mottola
Il Grooming
non è un tecnologia o un dispositivo digitale di comunicazione. Parlando di
Internet e di rete può essere considerata una tecnica psicologica utilizzata
per l'adescamento di minori in rete. Questo fenomeno è conosciuto come "grooming"
(dal verbo "to groom", curare) perchè l'adulto potenziale
abusante "cura" la potenziale vittima, inducendo gradualmente il bambino o
ragazzo a superare le resistenze attraverso tecniche di manipolazione
psicologica.
Questa tecnica viene utilizzata anche e
soprattutto attraverso gli strumenti tecnologici, in un primo momento per
entrare in contatto online con i ragazzi e, successivamente, per conquistarne a
poco a poco la fiducia necessaria che può portare all'incontro offline.
Questo metodo, ancora scarsamente conosciuto in Italia (in Inghilterra è già
reato punibile dalla legge), viene utilizzato dagli adulti potenziali abusanti
per manipolare bambini e ragazzi in modo da garantire loro il massimo controllo
della situazione.
Il grooming viene anche usato per far tacere le vittime dopo l'abuso.
L'ampia diffusione delle nuove tecnologie rende necessaria la protezione
e la tutela dei minori anche dai rischi dell'adescamento online.
Attraverso dialoghi in chat, forum, via sms o tramite social network, giochi di
ruolo, i potenziali abusanti costruiscono un legame di fiducia con il minore,
che viene indotto ad accettare più facilmente un incontro o a dare informazioni
sulla propria vita personale: indirizzo di residenza, numero di telefono,
luoghi frequentati. Talvolta, anche piccoli regali come le ricariche
telefoniche sono mezzi utilizzati per avvicinarlo. Questa tipologia di
adescamento è molto insidiosa, perché può durare anche mesi e, sebbene non
implichi necessariamente un contatto fisico, induce il minorenne a considerare
come normali atti sessuali tra adulti e bambini.
Le tecniche usate dagli abusanti nell'adescamento
online Per conoscere meglio il fenomeno dell'adescamento online, è bene sapere
come i potenziali abusanti avvicinano un minore in Rete. Nella maggior parte
dei casi, l'adulto individua la sua vittima tra i profili corrispondenti alla
fascia di età "preferita" e inizia una conversazione su argomenti banali e
tipici della vita di un bambino o di un ragazzo: la scuola, gli amici, gli
hobby. Come trucco, spesso l'adescatore mente sulla propria età anagrafica,
salvo poi rivelarla quando la relazione si approfondisce. Le richieste di
confidenze sessuali arrivano talvolta subito e, spesso, sono precedute da
dichiarazioni di trasporto sentimentale. Il passo successivo è la richiesta di
immagini osé, cui può seguire quella di un incontro reale.
I dati sull'adescamento online
L'adescamento online è un fenomeno in forte espansione che coinvolge sempre
più spesso ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni. Negli ultimi anni e
specialmente a seguito del boom dei social network, le vittime degli abusi
online appartengono a fasce d'età sempre più basse, tra i 10 e i 12 anni. Gli
adescatori seguono i profili dei giovanissimi sul web e ne studiano gusti e
punti deboli con l'obiettivo di attrarli nella propria rete.
Nel nostro paese, l'azione di lotta alla pedofilia online è condotta
quotidianamente dalla Polizia Postale e delle
Comunicazioni, specialmente attraverso l'attività del Centro nazionale per il contrasto
della pedopornografia sulla rete Internet. Tra il 1° aprile 2010 ed il
30 settembre 2011 sono stati monitorati 31.432 siti sospetti e, solo nel 2010
le operazioni sotto copertura svolte hanno prodotto 63 indagati sottoposte a
provvedimenti restrittivi e portato alla denuncia di altre 582 persone per
reati connessi alla pornografia minorile.
La normativa
sull'adescamento online
Per contrastare il fenomeno dell'adescamento online, la legge 1 ottobre 2012 n.172 di ratifica
della Convenzione di Lanzarote, prevede
l'introduzione del nuovo reato di "adescamento di minorenni" (art.
609-undecies del codice penale). Questa nuova fattispecie di reato consiste in
qualsiasi atto volto a carpire la fiducia di un minore di 16 anni attraverso
artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della
rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione allo scopo di commettere
uno dei reati sessuali contro i minori previsti dalla legge.
La pena prevista per che si macchia di questo reato è la reclusione da 1 a 3
anni
Ecco alcuni consigli e raccomandazioni dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni:
è essenziale che tuo figlio sia
al corrente di questo rischio, e sia consapevole che on-line non tutti
sono quello che dicono di essere. Gli adescatori online si fingono
coetanei per creare il clima di confidenza e fiducia che può portare
all'incontro offline e al probabile abuso;
insegna ai tuoi figli
l'importanza dei propri dati personali. Cerca di far capire che, nella
realtà, non darebbero mai dati personali e non direbbero mai cose
riservate a persone che non conoscono. Anche se si è creata una bella
amicizia virtuale, che può sembrare qualche cosa in più, è importante non
dimenticare che non si sa mai chi c'è veramente dall'altra parte;
spesso per entrare a far parte
di una chat, di un forum o più in generale di un social network occorre
costruire un profilo personale inserendo informazioni più o meno
dettagliate. In questi casi è essenziale non inserire dati identificabili
e rintracciabili (nome e cognome, indirizzo, nome della scuola, cellulare,
e-mail, ecc...). Questi dettagli possono essere accessibili a tutti, quindi
è consigliabile crearsi una identità attraverso nomignoli ( nickname e
alias) e immagini di fantasia, e non rilasciare altre informazioni;
esistono chat e community
moderate, ossia con la presenza di un moderatore che vigila sul
comportamento degli utenti favorendo il rispetto delle regole a tutela di
tutti i partecipanti (la netiquette ). Impara a riconoscerle e aiuta tuo
figlio a fare lo stesso;
mai accettare un appuntamento
offline con qualcuno conosciuto online o tramite cellulare. Comunque mai
andare da soli, ma accompagnati da un adulto o un amico più grande e
stabilire un luogo d'incontro pubblico altamente frequentato;
aiuta tuo figlio ad affrontare
la sessualità secondo tempi e modi adeguati alla sua età, affinché sappia
coltivare tale sfera dello sviluppo nelle proprie relazioni, sia dirette
che virtuali, e non alimenti rapporti inadeguati con adulti riconoscendo
come improprie le sollecitazioni sospette provenienti dalla rete; se dovessero
verificarsi tentativi di adescamento o situazioni che mettono a disagio tuo
figlio, è importante che ne parli con qualcuno, un adulto o un amico. Fagli
capire che sei sempre disposto all'ascolto e sii pronto a cogliere eventuali
segnali di disagio.