1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu di sezione
 

Contenuto della pagina

Essere figlз di genitori trans compromette il benessere psicologico dellз bambinз?

Famiglia con genitore gender free e due bambin*


A cura di Giuliano Ficca.

Alcuni decenni fa la società contemplava un’unica composizione familiare: due genitori cis-gender eterosessuali con figli/e. Sebbene la situazione non possa dirsi totalmente cambiata e persistano purtroppo ancora molte resistenze nei confronti di famiglie non considerate “tradizionali”, nel corso degli anni nuove realtà si sono imposte e le famiglie LGBTQIA+ hanno guadagnato maggiori diritti e accettazione sociale.
Nel caso specifico della trans genitorialità tali resistenze si esacerbano per il fortissimo stigma sociale di cui le persone transgender sono vittime e che si riconnette alla scarsa informazione e cultura rispetto a concetti come identità di genere, orientamento sessuale e sesso biologico. Qualche tempo fa, fece scalpore il caso di un uomo trans, ovvero, una persona FtoM (female to male) che, prima di avviare il percorso di transizione, scelse di congelare i propri ovuli, preservando la possibilità di potervi ricorrere un giorno per realizzare il desiderio di diventare genitore. Tuttavia, il legittimo desiderio di genitorialità che può caratterizzare una persona trans, al pari di una persona cisgender, è qualcosa che scatena forti resistenze.
Cavallo di battaglia di coloro che strenuamente si oppongono a qualsiasi forma di famiglia che non rispetti i parametri “normativi” culturalmente dominanti (sia nei termini di identità di genere che di orientamento sessuale dei partner) è l’idea che configurazioni familiari differenti da quella “tradizionale” possano condurre ad uno sviluppo mentale patologico del/la bambino/a. Ma essere figlз di un genitore che ha compiuto o sta compiendo un percorso di transizione è davvero dannoso per il benessere e la salute psicologica dellз bambinз? La verità è che non c’è nessuna evidenza scientifica al riguardo, al contrario, nello studio “ Genitori Transessuali: un’indagine esplorativa” condotto dalle psicologhe ricercatrici Elena Faccio e Elena Bordin viene dimostrato come: «I bambini non hanno le sovrastrutture categoriche e stereotipiche di un adulto, per questo sono capaci di accettare e comprendere molto più facilmente ciò che accade, senza imbarazzo o destabilizzazione alcuna. Le ricerche condotte in quest’ambito, infatti, hanno evidenziato che più il bambino è piccolo, più facilmente può essere educato alla diversità; nessun bambino ha mostrato disturbi della propria identità e solo il 4% del campione ha riportato un calo nel rendimento scolastico, primo campanello d’allarme di difficoltà» (Faccio, Bordin, 2009).
Molto più interessante è riflettere sulle ragioni che spingono molti genitori trans a non parlare con lз figlз del proprio transessualismo o di quello dell’altro genitore che sono spesso riconducibili al tentativo di evitare quello stigma sociale che lo accompagna.
In una ricerca sull’accettazione sociale della transessualità i ricercatori White e Ettner ci dicono che: «L’accettazione della transizione di un genitore risulta, invece, più difficile quando i figli sono già adolescenti o adulti perché, nella loro realtà, sono già consolidati tutti quegli stereotipi che fanno da barriera alla comprensione delle diverse espressioni di sé, non necessariamente affini ad un modello preconfezionato» (White, Ettner, 2004). 
Come possiamo inferire dai seguenti studi, ciò che reca danno al benessere di tuttз lз membri che fanno parte di queste famiglie sembra essere l’elevato grado di transfobia che permea la nostra società. Per crescere bambinз serenз, di reale e fondamentale importanza è che siano amatз, senza mai aver timore di esser se stessз e ciò che lз renderà davvero liberз di esserlo sarà un’educazione al valore delle differenze.
Tuttavia, la strada da compiere è purtroppo ancora lunga; le famiglie LGBTIQA+, infatti,  sono ancora oggi in svariati contesti vittime di scherno e discriminazioni da parte dell’intero tessuto sociale. 

Sitografia: 
IISS- Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (2017, Luglio 27). “Transgenitorialità: c’è davvero un problema?” [TipoFonteInternet]. Disponibile 15 Novembre, 2021, da https://iissweb.it/sexlog/transgenitorialita-ce-davvero-un-problema/

 

 

 

 
 

© 2013 - bullismoomofobico.it