A cura di Giuliano Ficca.
Qualche settimana fa si è conclusa la 72esima edizione del Festival di Sanremo con la vittoria di Mahmood e Blanco. Questo Festival della canzone italiana è entrato definitivamente nella storia rappresentando un vero e proprio spartiacque nella storia e cultura del nostro Paese. Mai come quest’anno, sul palco dell’Ariston sono state affrontate apertamente varie tematiche appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e non solo.
Basti pensare a vari aspetti come: la scelta degli ospiti, tra cui sicuramente spicca il nome di Drusilla Foer, cui presenza sul palco ha infuocato l’animo di alcuni parlamentari conservatori, o la scelta degli abiti indossati dai partecipanti che andavano ben oltre il binarismo convenzionalmente imposto dalla nostra società e cultura.
Per alcuni è stato il Festival della libera espressione in tutte le sue forme, mentre per altri l’Ariston è stato il palcoscenico dello scandalo, tra le esibizioni che hanno fatto più scalpore c’è quella di Achille Lauro definito da “Pro vita & Famiglia” il simbolo della blasfemia cristiana. Inoltre, l’associazione Cristiana ha accusato il Festival con l’esposizione di due camioncini con pubblicità a vela di “propaganda LGBT vestita da spettacolo’”.
Dal versante opposto, molti appartenenti alla comunità LGBTQIA+ non hanno apprezzato la performance di Checco Zalone che, con la sua “favola” su una principessa transgender, è stato accusato di transfobia. Eppure, la Foer ha difeso la performance di Zalone sottolineando l’importanza di sollevare dibattiti così come ha fatto il noto comico e attore pugliese.
Sebbene le controversie, quest’anno abbiamo assistito al Festival dell’amore libero e della libera espressione individuale. Per la prima volta due uomini sul palco dell’Ariston si sono guardati negli occhi e si sono cantati una stupenda canzone d’amore così come non era mai successo.
Questa 72esima edizione ci lascia ben sperare per quelle future, sperando di poter assistere ogni anno ad uno spettacolo inclusivo aperto a tuttз, dove ognunǝ può esprimere se stessǝ come meglio crede.