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Paolo Valerio: L'Arte della Trasformazione attraverso le Eco Sculture Contemporanee

Partendo da sinistra c'è un immagine di Paolo Valerio, accanto una mano che regge una bandiera rainbow, sulla destra c'è uno scultore che realizza una sua opera


A cura di Alessandra Arena, Damiano Caputo, Mariano Petricciuolo.

Paolo Valerio, rinomato professore e psicologo clinico presso l'Università di Napoli Federico II, è una figura poliedrica il cui contributo si estende ben oltre i confini accademici.  E' noto il suo impegno nella promozione dei diritti e del benessere delle persone LGBTQIA+ e nella lotta contro i pregiudizi e gli stereotipi ancora molto diffusi nei confronti di questa popolazione. Tali attività sono svolte nei vari ambiti in cui è impegnato come Presidente dell'Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere - ONIG, nonché come Fondatore e Presidente Onorario del Centro di Ateneo SInAPSi e come Presidente della Fondazione Genere Identità Cultura.
In aggiunta a queste attività, Valerio ha anche trovato un'espressione creativa significativa attraverso la realizzazione  di eco sculture. La sua attività artistica ( www.paolovalerio.it ) rientra  in quella corrente di arte  contemporanea, denominata arte ecosostenibile o anche, Queer Art per il messaggio che lancia attraverso le sue opere. Questo aspetto della sua carriera riflette non solo il suo talento artistico, ma anche un profondo rispetto per l'ambiente e una visione unica della sostenibilità. Le eco sculture di Valerio nascono dalla trasformazione di materiali riciclati e naturali, oggetti che molti considererebbero rifiuti. Il processo inizia con la raccolta di questi materiali: pezzi di legno, metallo, plastica e vetro, ciascuno con una storia unica. Valerio vede oltre il loro stato attuale, immaginando nuove forme e significati nascosti. Con una combinazione di immaginazione, tecnica e sensibilità estetica, sperimenta con forme e composizioni, creando opere d'arte che evocano emozioni profonde e raccontano storie complesse. Valerio, attraverso le sue eco sculture, comunica un messaggio di inclusività e rispetto per tutte le identità, sottolineando l'importanza di riconoscere e valorizzare  le differenze e sostenendo  le persone nel loro viaggio verso l'autodeterminazione  e la realizzazione di sé. La sua arte non è solo una celebrazione della creatività e della sostenibilità ambientale, ma anche un tributo alla comunità LGBTQIA+, riflettendo le sfide e le vittorie che caratterizzano la lotta per l'uguaglianza e la dignità.
Una delle sue mostre principali, "Gender Roles, Gender Cages and Surroundings", curata da Raffaele Loffredo, si è tenuta nel 2016 al Castel dell'Ovo di Napoli, mettendo in luce il legame tra la sua ricerca sul mondo transgender e la sua attività artistica.
Ogni scultura è un invito a riflettere sull'impatto dell'umanità sull'ambiente e sull'importanza del riciclo e del riutilizzo. La capacità di Valerio di trasformare oggetti scartati in simboli di rinascita e speranza dimostra che anche ciò che sembra inutile può avere un nuovo scopo e valore. Le sue sculture non sono solo esteticamente affascinanti, ma portano anche un messaggio potente sulla sostenibilità. Esse incoraggiano le persone a vedere il potenziale nei materiali abbandonati e a considerare uno stile di vita più sostenibile.
Nel 2018, ha vinto il Secondo Premio nella "Sezione Arte Ecosostenibile" della Biennale di Arte Contemporanea di Salerno. Successivamente, ha ottenuto il Primo Premio alla "Quarta Bienal Internacional de Arte de Armenia" in Colombia con la sua eco scultura "Naturaleza Muerta Calabresa". 
Nel 2022 ha di nuovo vinto un premio, questa volta  il Terzo Premio sempre nella "Sezione Arte Ecosostenibile" della Biennale di Arte Contemporanea di Salerno. Inoltre, è stato invitato alla mostra collettiva "Le stanze dell'arte: Personali a Palazzo Fruscione" a Salerno e a "L'Arte EXPO: La Grande Bellezza" a Patti, dove sono state  esposte le sue eco sculture. Le opere di Valerio riflettono la sua preoccupazione per l'inquinamento da plastica e la resilienza della natura. Il suo impegno ambientale e artistico è ulteriormente riconosciuto con i CENESEX Awards, premi che onorano chi si distingue nell'attivismo e nella difesa dei diritti umani sessuali e riproduttivi.
Dal 2018, Valerio mantiene una collaborazione attiva con il CENESEX attraverso un accordo con il Centro SInAPSi. In un mondo sempre più consumistico, le eco sculture di Valerio sono un potente promemoria del valore del riciclo e della creatività. Le sue opere celebrano la capacità umana di reinventare e ridare vita a ciò che è stato scartato, ricordandoci che tutto ha un valore intrinseco e un potenziale nascosto. Questa inclusività estetica rispecchia l’impegno dell’autore per l'inclusione sociale e il riconoscimento delle varie identità all'interno della comunità LGBTQIA+. Ogni scultura racconta una storia unica, proprio come ogni persona LGBTQIA+ ha una storia personale di lotta, coraggio e auto affermazione. Attraverso queste sculture, Valerio promuove un messaggio di rispetto per la natura e di consapevolezza ambientale.
La sua opera artistica, così come il suo lavoro accademico, rappresenta un esempio di come passione, competenza e sensibilità possano coesistere e arricchirsi reciprocamente. Valerio dimostra che l'arte può essere un mezzo potente per promuovere la sostenibilità e la consapevolezza ambientale. La sua doppia carriera è un testamento della sua versatilità e dedizione, mostrando come la creatività può essere utilizzata per ispirare cambiamenti positivi nella società. Paolo Valerio, attraverso le sue eco sculture, ci invita a riflettere, a riconsiderare il nostro impatto sull'ambiente e a vedere la bellezza e il potenziale in tutto ciò che ci circonda.
Paolo Valerio ha recentemente presentato una selezione di eco sculture all'Evento Pride Park 2024 in una mostra  dal titolo"QUEER(ING) ART : PAOLO VALERIO . Attraverso le sue  eco sculture dai titoli molto evocativi ("Gabbie di genere, espressione di genere",  "HE/HIM, SHE/HER, THEY/THEM stanno uccidendo Barbie e Spiderman", " Uccello in Gabbia"), create utilizzando plastica e altri rifiuti trovati sulle spiagge del litorale Flegreo o bambole acquistate alla Feira da Ladra a  Lisbona, Valerio esplora temi che vanno dall'erotico al domestico, offrendo una variegata e complessa esperienza Queer.
Le sue eco sculture aiutano a riflettere sull'importante ruolo svolto dall'attività artistica nella costruzione di identità, dando voce e visibilità alle esperienze di vita delle persone LGBTQIA+  e alle molteplici pluralità identitarie, connotate in senso non binario, con cui sempre più spesso ci confrontiamo.  
L’artista incarna l'idea di Antoine-Laurent Lavoisier: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". La sua arte promuove la consapevolezza ambientale e sociale, sfidando le norme tradizionali e incoraggiando l'accettazione, ma soprattutto il riconoscimento  e l'inclusione. Giuseppe Gorga, curatore e critico della Biennale d'Arte Contemporanea di Salerno, elogia Valerio per la sua capacità di affrontare temi sociali con ironia e sensibilità, utilizzando l'arte per promuovere il cambiamento sociale e la sostenibilità.
La bellezza delle sue creazioni continua a stupire e migliorare il mondo.

 

 

 

 
 

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