A cura di Mariano Gianola
Formazione, conoscenza, sviluppo di competenze,
relazionalità, sperimentazione, attività trasversali ed esperienza concreta
sono i presupposti fondamentali alla base della crescita umana e professionale
per gli individui, soprattutto per chi - come gli adolescenti - si appresta a
intraprendere le scelte finalizzate a incanalarsi nel mondo del lavoro.
Con la legge n. 107 del 2015, denominata "La
Buona Scuola", sono previste e offerte diverse e nuove opportunità di crescita,
sviluppo, acquisizione di conoscenza e competenze per gli studenti e le
studentesse. anche attraverso attività pratiche ed esperienziali.
All'interno del decreto
viene resa obbligatoria l'Alternanza Scuola Lavoro, un percorso
formativo, didattico ed esperienziale che mira a promuovere la crescita
professionale e a favorire, altresì, una maggiore consapevolezza circa le
scelte, gli obiettivi, le risorse e le potenzialità da mettere in campo nel
mondo del lavoro.
Il Centro di Ateneo "Servizi per l'Inclusione
Attiva e Partecipata degli Studenti" - SInAPSi dell'Università di Napoli
Federico II - attraverso la Sezione Antidiscriminazione e Cultura delle
Differenze - ha implementato una serie di attività e di iniziative inerenti la
progettualità per il percorso di Alternanza Scuola Lavoro all'interno del Liceo
Statale "Eleonora Pimentel Fonseca" di Napoli.
All'interno di tale scuola sono state seguite,
in riferimento all'annualità 2016/2017, due IV classi appartenenti al Liceo
Scientifico, uno dei vari indirizzi della scuola.
Le attività implementate si sono poste come
scopo principale quello di favorire la consapevolezza circa le risorse e le
capacità che si presume di possedere, nonché di riflettere sui
limiti personali e di permettere l'esperienza - attraverso gli strumenti della
sperimentazione e della simulazione - di alcune dinamiche sociali e di gruppo
tipiche delle interazioni nei contesti lavorativi.
Parte dell'attività, inoltre, ha trattato le
tematiche dell'inclusione e della non discriminazione nei confronti delle
persone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender,
queer e intersessuali), oltre che dell'uso corretto, responsabile,
consapevole, etico e politicamente corretto della tecnologia e degli strumenti
di interazione virtuale, soprattutto dei social network. In tal senso, la
riflessione ha posto l'accento prevalentemente sui potenziali danni e disagi -
causati dai fenomeni di cyberbullismo - che possono investire la vita di
molte persone alle quali viene negato il rispetto, l'affermazione della propria
identità e la tutela della privacy.
Le iniziative di Alternanza Scuola Lavoro sono
state, sostanzialmente, orientate su due direzioni. La prima è stata quella
mirante a favorire l'attività introspettiva e relazionale, attraverso la quale
gli studenti hanno potuto riflettere sull'identità personale e, altresì, sulla
percezione di se stessi in relazione ai compagni e alle compagne della propria
classe.
Particolarmente significativa, in tal senso, è
stata la giornata nella quale gli studenti e le studentesse, come compito da
svolgere, hanno dovuto, in maniera cooperativa, disegnare un mezzo di trasposto
che rappresentasse la propria classe con l'indicazione di come lo stesso gruppo
associava determinati compagni/compagne alle varie parti che compongono il
veicolo. Ciò con lo scopo prevalente di conoscere il clima della classe oltre
che permettere la riflessione circa la discrepanza di come ci si percepisce e
di come si viene percepiti dagli altri. Successivamente, le classi hanno
spiegato come mai avevano associato a se stesse quel determinato mezzo di
trasporto e quali caratteristiche positive e negative gli hanno conferito.
La seconda direzione, invece, è stata quella
della sperimentazione pratica e dei giochi di ruolo; focus di tali attività è
stato quello di promuovere lo sviluppo di processi empatici e relazionali tra
studenti e studentesse coinvolti nella simulazione di situazioni lavorative e
scolastiche diverse. Una di tali attività ha previsto la suddivisione dei
ragazzi e delle ragazze all'interno di aziende le quali - in un assetto sociale
caratterizzato da limitate risorse temporali, economiche e spaziali - hanno
dovuto creare un prodotto (simbolico o fisico) che fosse concorrenziale ed
eticamente corretto ai fini del suo inserimento nel mercato.
Le attività inerenti la sperimentazione e i
giochi di ruolo hanno cercato di favorire e permettere l'esperienza nel
contesto scolastico di quelle situazioni e di quelle dinamiche che
quotidianamente possono verificarsi nei contesti lavorativi nei quali
individui, con ruoli e competenze differenti, si interfacciano reciprocamente
tra loro. Inoltre, scopi non secondari, sono stati quelli di promuovere e
sostenere approcci empatici quali basi comunicative per riconoscere l'altro
e la propria identità e, inoltre, l'affrontare situazioni di problem solving
nelle quali fosse fondamentale gestire gli imprevisti e l'aleatorietà che può
caratterizzare i contesti lavorativi.
Gli stimoli relativi agli imprevisti da
affrontare, inseriti negli scenari di simulazione, sono stati pensati dagli
operatori addetti al progetto; alcuni di questi, volutamente, sono stati definiti
(e contestualizzati) sulla base delle interazioni spontanee che hanno coinvolto
i partecipanti.
L'attività di monitoraggio delle loro
percezioni, pensieri e sentimenti - circa se stessi, la classe, il mondo del
lavoro e l'andamento delle attività - sono state oggetto di conoscenza da parte
degli operatori i quali, attraverso la conduzione di focus group, hanno potuto
conoscere le rappresentazioni sociali dei ragazzi e delle ragazze circa lo
svolgimento del progetto. Ciò ha permesso, inoltre, di modificare parte delle
attività implementate, in maniera flessibile e duttile, sulla base delle
richieste e dei desideri espressi dai destinatari cui è rivolto il progetto.
Tra le attività svolte,
contemplanti anche incontri con testimoni privilegiati circa le questioni
LGBTQI, gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno potuto - nella giornata finale
del progetto - elaborare un prodotto collettivo come una favola per bambini
finalizzata a contrastare le discriminazioni oppure l'elaborazione di una trama
per un Serious Game mirante a promuovere una cultura inclusiva e
antidiscriminatoria.