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Boys (Don't) Cry

In alto a sinistra due poltrone, in basso un'immagine del film con accanto rullino, videocamera e ciack


A cura di Alessandra Arena, Damiano Caputo, Mariano Petricciuolo.

Nel realizzare questo contenuto abbiamo utilizzato la schwa, un carattere neutro che, non rimandando a nessuna connotazione di genere, possa far sentire ogni persona inclusa. 
Nel testo troverai una “e” minuscola capovolta, per il singolare, e un simbolo che ricorda il numero “3”, per il plurale; nella riproduzione vocale il suono è muto, per cui le parole suoneranno troncate.
Questa scelta rappresenta il nostro tentativo di tenere insieme inclusione ed accessibilità.
 

"Boys Don't Cry", diretto da Kimberly Peirce, è molto più di un semplice film. È un'opera audace e toccante che getta una luce cruda e spietata sulle esperienze delle persone transgender e sulla loro battaglia per l'identità e l'accettazione sociale.
Il film segue la storia vera e struggente di Brandon Teena, un giovane transgender che cerca disperatamente di trovare se stesso in una comunità rurale del Nebraska. Brandon naviga attraverso le complessità della sua identità di genere, cercando amore e accettazione in un mondo che sembra determinato a respingerlo.        
La tematica principale di "Boys Don't Cry" è la fragilità delle identità di genere e l'oppressione che le persone transgender devono affrontare quotidianamente. Il film illustra in modo crudele la violenza e la discriminazione che spesso accompagnano il processo per rivelare la propria identità al mondo. Brandon viene brutalmente attaccato quando la sua identità viene scoperta, una triste realtà che risuona ancora oggi in molte comunità LGBTQIA+.           
La relazione romantica tra Brandon e Lana, aggiunge un altro strato di complessità alla narrazione. La paura e l'incertezza che circondano la loro relazione riflettono le sfide che molte coppie LGBTQIA+ devono affrontare nel cercare l'amore e la felicità in un mondo che spesso sembra ostile e intollerante.   
Ma nonostante il dolore e la tragedia che permeano il film, c'è anche un senso di speranza e resilienza. La forza interiore di Brandon, la sua determinazione a vivere autenticamente nonostante le avversità, ispira e commuove. Attraverso questo film dalla narrazione profonda sulle questioni attuali, ci invita a riflettere sulle sfide affrontate dalla comunità LGBTQIA+ e a impegnarci per un mondo più inclusivo e compassionevole.       
"Boys Don't Cry" continua a essere estremamente rilevante nella sua rappresentazione delle sfide affrontate dalla comunità transgender, specialmente considerando la situazione attuale. Nonostante siano passati anni dalla storia di Brandon Teena, molte delle questioni sollevate nel film persistono e continuano a richiamare l'attenzione sulla necessità di maggiore consapevolezza e azione per garantire i diritti e la sicurezza delle persone transgender. Questo funge da potente richiamo all'umanità e all'empatia, invitando gli spettatori a confrontarsi con le realtà delle vite transgender e a cercare di comprendere le loro esperienze. È un promemoria cruciale che le storie come quella di Brandon Teena non sono solo parte del passato, ma riflettono anche le lotte e le sfide che molte persone transgender continuano a fronteggiare oggi.

 

 

 

 
 

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