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L'impatto dell'esposizione alla transfobia sul rischio dell'HIV; comportamento in un campione di donne di colore transessuali a San Francisco.

A cura di Anna Sara Cutolo, Serena Diodata, Tiziana Teperino e Angela D'Angelo (volontarie del Servizio Civile Nazionale)

AUTORE E ANNO:E iko Sugano, Tooru Nemoto, Don Operario.

RIVISTA: AIDS and Behavior, Vol. 10, No. 2, March 2006.

PAROLE CHIAVE: Transgender, rischio HIV, sesso non protetto, transfobia, discriminazione.


ABSTRACT: "Transgender" è comunemente utilizzato come un termine-ombrello in riferimento a tutte le persone che non aderiscono alle norme di genere, poiché il loro sesso biologico entra in conflitto con la loro identità di genere. La transfobia si riferisce alla discriminazione sociale e alla stigmatizzazione di persone che non sono conformi alle norme tradizionali di sesso e di genere. I ricercatori hanno teorizzato che la transfobia si manifesti attraverso esperienze di discriminazione messe in atto in ambito lavorativo e in riferimento alla possibilità di trovare alloggio, attraverso la violenza, le molestie e le
barriere all'assistenza sanitaria. Gli studi che esaminano la prevalenza dell'HIV ed i comportamenti a rischio tra alcuni sottogruppi della popolazione transgender, la ha identificata come una popolazione ad alto rischio. Uno studio effettuato dal Dipartimento di San Francisco della Sanità Pubblica ha dimostrato che le donne transgender avevano il più alto tasso di infezione HIV tra tutte le popolazioni che erano state testate. Risultano associazioni significative tra sieropositività e specifici comportamenti, in particolare i rapporti anali non protetti e l'iniezione di droga, in aggiunta all'appartenenza etnica. Una grande quantità di individui transgender è anche portatrice di esperienze depressive, bassa autostima, ideazioni suicidarie e tentativi di suicidio. Spesso evitano di ricorrere a cure mediche a causa delle ripetute esperienze negative con il sistema sanitario, che non è organizzato e fornito per assistere queste persone. Tutti i partecipanti allo studio avevano 18 anni o più, hanno vissuto o lavorato a San Francisco, e sono in grado di comunicare in inglese o spagnolo. Inoltre, tutti hanno avuto esperienze di scambio di sesso per denaro o droga. Circa la metà dei partecipanti sono stati reclutati sulla base di invii da quattro organizzazioni che si occupano di AIDS a San Francisco, e l'altra metà è stata reclutata dalle strade locali.
Un totale di 332 donne transgender sono state intervistate con interviste strutturate da altre donne transgender appositamente formate. Le domande indagano il disagio esperito da queste persone nel corso della loro vita a causa del fatto che sono transgender. I risultati dimostrano che una percentuale maggiore di individui ha raccontato di aver subito molestie fisiche o verbali durante l'infanzia molto più che in età adulta. Molti hanno riferito di essersi allontanati dagli amici e dalla famiglia, di aver subito discriminazioni di carattere economico perdendo il posto di lavoro o vedendosi precluse opportunità lavorative. I risultati di questo studio hanno importanti implicazioni per quanto riguarda i programmi di prevenzione dell'HIV ed altri programmi di assistenza sanitaria che servono questa popolazione ad alto rischio. Infine, sarebbe importante pianificare programmi su misura per giovani transgender al fine di aiutarli ad affrontare la transfobia nel corso dell'adolescenza. Per esempio, sarebbe significativo ed efficace il supporto di persone adulte transgender che hanno subito discriminazioni, o anche pianificare programmi di prevenzione dell'HIV per diminuire le sfide che queste persone si trovano a dover affrontare, e per facilitare la transizione verso l'auto-accettazione e l'identità di genere desiderata, proteggendoli inoltre dall'HIV.


LINK DELL'ARTICOLO: http://link.springer.com/article/10.1007/s10461-005-9040-z#page-1





 

 

 

 
 

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