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Insoddisfazione Corporea nella popolazione Transgender

Donna che percepisce il proprio corpo in maniera distorta


A cura di Giovanni Saracco.

L’insoddisfazione corporea consiste in una valutazione negativa del proprio corpo che può sfociare in un vero e proprio Disturbo da Dismorfismo Corporeo, caratterizzato da una visione distorta del proprio aspetto fisico che genera forte disagio e preoccupazione. Sono molti gli studi che hanno analizzato la prevalenza di tale patologia nella popolazione Cisgender, rilevando una preoccupante diffusione di alti livelli di insoddisfazione corporea, accompagnati da manifestazioni e condotte tipiche dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Tuttavia, il Dismorfismo Corporeo, così come le condotte alimentari patologiche, si stanno diffondendo ampiamente anche nella popolazione Transgender, legandosi ai vissuti connessi alla Disforia di Genere e al difficile processo di transizione.
È stato notato in recenti studi che l’insoddisfazione corporea rappresenta una dimensione centrale della sofferenza
 che caratterizza l’esperienza di vita di alcune persone Trans, legandosi in particolar modo agli aspetti del proprio corpo che rimandano al genere sessuale indesiderato. Ciò potrebbe spiegare anche la presenza dei Disturbi del Comportamento Alimentare, determinati dal desiderio di sopprimere gli aspetti del corpo legati al genere indesiderato e accentuare le caratteristiche del sesso desiderato, adeguandosi agli ideali di bellezza ad esso associati. Tuttavia, le patologie legate alle condotte alimentari non sono estremamente diffuse, in quanto molti aspetti legati all’insoddisfazione per il proprio corpo non possono essere modificati attraverso tali pratiche patologiche.
Per quanto riguarda l’insoddisfazione corporea, è stato notato che le donne trans e gli uomini trans si concentrano su diversi aspetti del propri
o corpo, in particolare, le donne trans sono insoddisfatte di molteplici aspetti che riguardano l’intero corpo mentre gli uomini trans si concentrano principalmente sul proprio petto. Inoltre, le donne trans sembrano preoccuparsi maggiormente dei propri genitali e sono insoddisfatte di più parti del corpo rispetto agli uomini trans. 
Ulteriori indagini hanno individuato una stretta co-occorrenza tra il Dismorfismo Corporeo e il Disturbo di Identità di Genere, definito come una condizione nella quale l’individuo mostra un’identificazione marcata e persistente con il sesso opposto ed un disagio persistente con il proprio sesso (Disforia). In particolare, è stato notato che le donne trans tendono ad adeguarsi ad ideali di bellezza basati sulla magrezza mentre gli uomini trans si concentrano prevalentemente sullo sviluppo della muscolatura corporea, al fine di adeguarsi agli ideali del corpo maschile diffusi al giorno d’oggi. 
Dunque, a partire dagli studi appena elencati, possiamo notare come il Dismorfismo Corporeo, l’insoddisfazione corporea e i Disturbi del Comportamento Alimentare siano condizioni ampiamente diffuse nella popolazione Transgender, mettendo in risalto la necessità di individuare strategie di intervento che permettano di arginare il fenomeno. Tra queste è stato notato che il processo di riassegnazione chirurgica del sesso porta ad un incremento nei livelli di soddisfazione corporea, riducendo la gravità delle manifestazioni del Dismorfismo Corporeo e dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Ciò, tuttavia, non rappresenta una soluzione sufficiente e definitiva ma potrebbe rappresentare il punto di partenza per ulteriori interventi e indagini più approfondite, al fine di comprendere quali siano i processi che sottostanno alla diffusione delle patologie suddette nella popolazione Transgender.  

 

 

 

 
 

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