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LE DISCRIMINAZIONI IN AMBITO LAVORATIVO

ombre di due soggetti


 A cura di Gabriella De Simone

Nell'ambiente lavorativo la valorizzazione delle persone, donne e uomini, è necessaria per migliorare la qualità di quel luogo, per fornire nuove opportunità di sviluppo professionale, per promuovere relazioni interne più salde e capaci di produrre valori reali.
Cos'è necessario fare affinché avvenga ciò?
Risulta fondamentale valorizzarne le differenze e competenze come risorsa dell'organizzazione, come punto di partenza per offrire a tutti i lavoratori pari opportunità di crescita e per promuovere un ambiente di lavoro rispettoso della dignità delle persone, senza lasciare spazio ad alcun meccanismo di umiliazione.
Nonostante tutto ciò, è sempre evidente la discriminazione nei confronti delle donne e delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e trans) in ambito lavorativo. Molti sono gli ostacoli di varia natura che si frappongono ad un equo sviluppo di carriera tra donne, uomini e persone LGBT.

Anche a livello legislativo la normativa vigente a livello nazionale sancisce la parità di genere in ambito lavorativo nonchè, per ciò che concerne l'orientamento sessuale, prevede la tutela antidiscriminatoria in ambito lavorativo per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Definisce la discriminazione diretta, indiretta, la molestia, per le quali è prevista un'apposita tutela giurisdizionale sia nel settore pubblico che privato.

Per quanto riguarda le tematiche del lavoro, occorre differenziare le notevoli differenze che si riscontrano rispetto ai contesti territoriali (metropoli e aree del nord Italia rispetto al meridione). Le principali criticità riguardano la discriminazione nell'accesso al lavoro, il mobbing, il demansionamento, il blocco nella progressione di carriera, le discriminazioni multiple.

Inoltre, una grande difficoltà che la comunità gay e lesbica riscontra in ambito lavorativo è nel fare coming out per timore di ripercussioni e ritorsioni sulle possibilità di accesso al lavoro e di carriera, a causa del pregiudizio persistente e alla scarsa informazione sulla tematica dei datori di lavoro e dei livelli dirigenziali, tendenzialmente meno aperti alle tematiche LGTB.

In ambito lavorativo, così come nella vita quotidiana, è possibile osservare anche il fenomeno della doppia discriminazione legata al genere e all'orientamento sessuale. È il caso delle donne lesbiche, vittime spesso di discriminazione multipla, che vivono discriminazioni omofobe, in cui possono incorrere sul lavoro, ma anche tutte quelle violenze e discriminazioni legate alla dimensione del genere. Le donne incontrano maggiori difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, ad accedere ad impieghi di buona qualità e nelle progressioni di carriera, hanno un reddito inferiore a parità di mansione rispetto ai colleghi
di sesso maschile e sono ancora considerate le attrici esclusive della cura, sia per figli, sia per gli anziani.

Emerge, quindi, una grande necessità di modificare i comportamenti, gli atteggiamenti, le norme e i valori che definiscono e influenzano i ruoli maschili e femminili nella società attraverso l'istruzione,
i media, la cultura e la scienza in particolare. Il superamento dei pregiudizi e degli stereotipi esistenti è fondamentale per la realizzazione della parità tra donne e uomini e persone LBGT.





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