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Amore è amore, assistenza è assistenza, diritto è diritto... e una lacrima è una lacrima

La famiglia di Walter
La famiglia di Walter

A cura di Emma Spinelli

"Sono Walter e sono ricoverato ad Aviano per un linfoma che mi sta separando dal mio compagno... Non abbiamo tutele se non il cuore enorme di mio papà... Se la malattia e voi me ne date il coraggio, vorrei far capire che amore è amore, assistenza è assistenza, diritto è diritto e una lacrima è una lacrima."

 Lo scorso 19 febbraio, le Iene ha mandato in onda un servizio che ci ha strappato più di una lacrima ed ha commosso il popolo del web. Il servizio, firmato da Giovanna Nina Palmieri, ci racconta la storia di due uomini, Walter ed Emanuel, che stanno insieme da 13 anni. La loro bellissima relazione d'amore però ha incontrato un ostacolo più grande di loro, un mostro chiamato "linfoma", un male incurabile che strapperà per sempre Walter dalle braccia del suo amato Emanuel.  Walter era ricoverato ad Aviano, dal suo letto di ospedale ha raccontato il suo rapporto con la malattia, la sua paura per il dolore che avrebbe creato ai suoi cari con la sua morte, il rapporto con un padre che era stato ricucito proprio grazie alla sua degenza dopo che la sua omosessualità li aveva allontanati e aveva portato il padre addirittura a cercare di "curarlo". Ma si è parlato anche di come vivesse in una casa di sua proprietà insieme al compagno e di come la legge italiana non tutelasse in alcun modo Emanuel, rischiando di portargli via tutto quello che avevano costruito assieme. Nel suo caso il padre ha acconsentito alle volontà del figlio per garantire una tutela al compagno e gli ha suggerito di redigere un testamento. Peccato che anche in qual caso 1/3 di ciò che ha lasciato può sempre e comunque essere rivendicato dai parenti, indipendentemente dalle volontà espresse. Il padre non impugnerà nulla, eppure quella famiglia non è tutelata dalla legge.
Dinnanzi alle telecamere Walter ed Emanuel si sono anche scambiati le fedi che avevano acquistato per sancire il loro amore, ma dopo nove giorni Walter è mancato. In un messaggio pubblicato su Facebook si è augurato che il servizio venisse trasmesso «a favore di chi non può liberamente vivere il proprio amore per stupide convinzioni». Elaborare la notizia della propria morte è sempre difficile ed estremamente doloroso, se a questo immenso dolore si aggiunge il pensiero che la persona che amiamo e con la quale condividiamo la nostra vita potrebbe restare senza casa, la sofferenza si trasforma in disperazione e forse anche in senso di colpa nel sentirsi impotenti di fronte all'assenza di una legge che non tutela quelle coppie, quelle famiglie, che non si conformano alla tradizionale idea di famiglia, ma che comunque sono una realtà, una realtà che si tenta di nascondere, ignorare... eppure c'è. «Fa davvero riflettere che, mentre un ragazzo si spegneva nella preoccupazione di non poter garantire i diritti del suo compagno, altre persone si stessero riunendo proprio per cercare di impedire che potesse farlo» scrive un utente sotto al video pubblicato dalla pagina de le Iene su Facebook. Purtroppo è ancora diffuso il pregiudizio per cui una coppia omosessuale non sia una "vera" coppia e che due persone dello stesso sesso che si amano non si possano sposare poiché l'idea tradizionale di matrimonio non lo prevede senza riflettere su quello che è il senso più profondo del matrimonio, unione fondata su amore, impegno, cura e responsabilità. Alcuni pensano che le coppie gay vogliano sposarsi solo per avvalersi di diritti o ricevere benefici. Bisognerebbe invece soffermarsi su come le coppie, gay ed etero che siano, condividono speranze e sogni per il matrimonio e sull' importanza per entrambi i membri della coppia di essere capaci di prendersi cura l'uno/a dell'altro/a.
Siamo nel 2015 e ci duole dire che in Italia non esiste ancora alcun tipo di riconoscimento legale vero e proprio per le coppie gay, sebbene in molte città (come Pisa, Firenze, Napoli, Livorno, Perugia, ecc..) è stato istituito un registro per le unioni civili in cui è possibile iscriversi; tale registrazione ha pero un mero valore simbolico.

 

 

 

 
 

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