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Linking Network to Fight Sexual and Gender Stigma

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Il progetto "HERMES - Linking Network to Fight Sexual and Gender Stigma" è orientato a prevenire e combattere lo stigma e la violenza contro le donne e le persone GLBTQI (gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer/questioning, intersessuati) ed è un esempio per la creazione di buone prassi al fine di combattere lo stigma nei riguardi del genere e dell'orientamento sessuale, nei paesi Europei Italia, Spagna e Irlanda.

La OMS dichiara che la violenza è uno tra i più urgenti problemi della salute mondiale, osservando un incremento drammatico nella frequenza della violenza verso le persone di tutte le età e i sessi, ma soprattutto donne, bambini e adolescenti; l'OMS ha pertanto sottolineato l'importanza di introdurre e implementare specifiche politiche e programmi per prevenire la violenza nella società e mitigarne gli effetti. Per quanto riguarda la condizione delle donne la "Convenzione delle Nazioni Unite sull'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne" (CEDAW) ha ricordato che quest'ultima viola i principi della parità dei diritti e del rispetto della dignità umana, ostacola la partecipazione delle donne nelle condizioni di uguaglianza rispetto agli uomini nella vita politica, sociale, economica e culturale dei loro paesi, rallentando al contempo la crescita positiva della società e della famiglia e rendendo più difficile il pieno sviluppo delle potenzialità delle donne. 

 

  1. La condizione delle donne
  2. La condizione della popolazione GLBTQI
  3. Da qui...
  4. Gli obiettivi
  5. Le attività
 
 
Stop violenza alle donne

La condizione delle donne ...


Nei tre paesi coinvolti le donne subiscono significativamente violenza:

- In Italia un'analisi dell'ISTAT (2007) stima che 6.743.000 di donne dai 16 ai 70 anni sono state vittime di violenza fisica o sessuale durante la loro vita (il 31,9% del campione considerato). 5 milioni di donne sono state abusate sessualmente (23,7%), 3.961.000 hanno subito una violenza fisica (il 18,8%). Circa un milione di donne è stata vittima di stupro o tentato stupro (4,8%). Il 14,3% di donne con una relazione attuale o pregressa ha subito violenze fisiche o sessuali dal proprio partner almeno una volta, considerando solo le donne con un ex partner la percentuale sale al 17,3%. Il 24,7% di donne è stato abusato da un altro uomo. La violenza fisica è spesso agita dai partner (12% vs 9,8%). Il contrario accade per la violenza sessuale (6,1% vs 20,4%), soprattutto per la rilevanza delle molestie sessuali.
 
- In Irlanda, nonostante esistano diverse politiche per la protezione delle donne (Act, 1996 sulla violenza domestica e l'abuso dei partner) la "World Report on Violence and Health" (OMS, 2002) ha riportato che su un campione di 679 donne che hanno subito violenza fisica, solo il 20% ha denunciato la violenza alle forze dell'ordine. Le donne tendono a subire significative situazioni di discriminazione: una tra queste è che gli aborti sono illegali e imputabili (in teoria l'aborto è legale solo se la donna è a rischio di vita); questo costringe molte donne ad andare in Inghilterra, Scozia o Galles, dove l'aborto è legale entro la ventiquattresima settimana di gravidanza. 

- In Spagna il numero di vittime di violenza di genere tra l'1 gennaio 2003 e l'8 febbraio 2010 è stato di 478 soggetti (Mystery of a Quality of Spain); tuttavia si può notare che il numero totale di chiamate al servizio nazionale per la violenza di genere è stato di 169.140 chiamate tra il 3 settembre 2007 (anno di attivazione del servizio) fino al 28 febbraio 2010, con una media giornaliera di 186 telefonate.

Nonostante questi dati siano allarmanti, si dovrebbe considerare che la maggior parte della violenza non è giunta all'attenzione delle agenzie di protezione legale e sociale (polizia, ospedali, etc ...).  

 
 
 
 
Stop homophobia

La condizione della popolazione GLBTQI ...

 
Per quanto riguarda la condizione della popolazione GLBTQI, il Parlamento Europeo ha emanato una risoluzione sull'omofobia nel 2006 preoccupato dai numerosi eventi in diversi Stati membri come: la proibizione di organizzare i gay pride; l'uso di un linguaggio discriminante, pieno di odio, agito da poliziotti o leader religiosi; l'assenza di protezione e la soppressione delle manifestazioni pacifiche da parte della polizia; dimostrazioni violente da parte di gruppi omofobi; l'introduzione di leggi costituzionali per impedire l'unione di persone dello stesso sesso. Inoltre il Parlamento Europeo sottolinea l'importanza di un'azione dell'Unione Europea e degli Stati Membri che abbia lo scopo di sradicare l'omofobia e di promuovere una cultura della libertà, della tolleranza e dell'uguaglianza tra i cittadini e negli ordini legali di tutti gli Stati Membri.

Per quanto riguarda la condizione specifica dei paesi coinvolti in HERMES:

- In Italia non ci sono studi statistici sulla violenza omofobica e transfobica ed è anche difficile reperire informazioni ufficiali dalla polizia soprattutto perché non è considerato crimine specifico. Inoltre la maggioranza dei casi di violenza omofobica e transfobica non è denunciata a causa dell'assenza di una percezione reale di protezione e per l'omofobia interiorizzata che rende ancor più difficile denunciare la violenza. L'unico report disponibile è l'ArciGay Report 2009 da cui si apprende la seguente informazione riguardante i crimini di omofobia e transfobia: anno 2008: omicidi: 9, violenze e aggressioni: 45, estorsione: 7, bullismo: 5, vandalismo: 9. Anno 2009 (gennaio-maggio): assassinii: 6, violenza e aggressioni: 26, estorsioni: 5, bullismo: 2.

- In Irlanda, Norman e Galvin (2006) in un report nazionale hanno indagato i punti di vista e la percezione di 725 insegnati dell' SPHE (Social Personal and Health Education) del bullismo omofobico: essi hanno riscontrato che il 79% degli insegnanti era consapevole del bullismo omofobico verbale e che il 16% lo era del bullismo fisico relativo all'omofobia. Inoltre in Irlanda l'intento omofobico non è un aggravante per il crimine.
 
- In Spagna, nonostante l'intento omofobico sia un aggravante per la Commissione del Reato Criminale - in accordo con un report creato dalla Federaciòn Estatàl de Lesbianas, Gays, Transexuales y Bisexuales, realizzato coinvolgendo ragazzi e ragazze fino ai 25 anni di età della Comunidades Autonomas - il 60% dei ragazzi e delle ragazze GLBTQI ha subito abusi psicologici e il 6,5% è stata vittima di aggressioni fisiche in uno spazio pubblico. In classe circa la metà di questi denuncia violenza psicologica dai compagni di scuola e il 7% è stato aggredito a causa della sua omosessualità. Uno su tre adolescenti gay o lesbiche si è sentito mentalmente e fisicamente violato da coloro che non hanno accettato il loro modo di essere. Inoltre in famiglia il 20% dichiara simili problemi.

 
 
 
 

Da qui ...


Quest'analisi preliminare mostra che, nonostante l'esistenza di differenze nella legislazione nei tre paesi, il fenomeno della discriminazione e della violenza sessuale e di genere è fortemente presente in tutti i 3 Paesi. Queste considerazioni hanno incoraggiato il gruppo di psicologi di TEOMESUS (Dipartimento di Teorie e Metodi delle Scienze Umane e Sociali della Federico II di Napoli) con un forte interesse personale nella prevenzione dello stigma sessuale e di genere ad elaborare l'idea di Hermes. Molti membri del gruppo collaborano con Organismi Non Governativi attivi in quest'area.

Il gruppo di Napoli dunque ha concepito il progetto come un progetto di collaborazione su larga scala tra TEOMESUS e alcuni rilevanti Organismi Non Governativi. I membri del gruppo, inoltre, sono in contatto con i ricercatori dell' Universidad Computense de Madrid (UCM) e con il Women's Center of University College of Dublin, School of Social Justice (UCD). Gli altri partners italiani sono ArciGay Napoli Aninoo (ANA), Le Kassandre (LK) e Agedo Palermo (AP).

Il triangolo Italia-Irlanda-Spagna sta lavorando in parallelo allo scopo principale del progetto: creare una fitta rete di relazioni tra i paesi coinvolti e tra le associazioni territoriali che si occupano di prevenire e combattere lo stigma sessuale e di genere.
 

 

ItaliaIrlandaSpagna
 
 
 
 
 
 
 
 

Gli obiettivi

 
  Gli obiettivi specifici del progetto sono:

· Acquisizione della letteratura esistente e di nuovi dati che riguardano lo stigma sessuale e di genere e la violenza perpetuata contro le donne e la
popolazione GLBTQI
· Individuazione di ipotesi interpretative e di variabili esplicative per il fenomeno indagato dal progetto stesso
· Scambio di conoscenze prodotte a livello nazionale e transnazionale
· Individuazione, scambio e trasferibilità di buone prassi utili per fronteggiare i problemi indagati dal progetto ad un livello nazionale e transnazionale
· Mappature nei tre paesi dei servizi territoriali, dei loro rispettivi ruoli e funzioni, dei servizi che si occupano di prevenzione della discriminazione e violenza
legate all'orientamento sessuale e di genere, di protezione e supporto alle vittime
· Individuazione dei punti di forza e debolezza nelle attività dei servizi territoriali
· Sviluppo di strumenti innovativi a livello metodologico, di training e valutativo, con lo scopo di sostenere e implementare una rete territoriale delle varie
culture organizzative e professionali per
la prevenzione della discriminazione e della violenza legate allo stigma sessuale e di genere e per la protezione delle vittime
· Creazione/espansione di una rete per la protezione e il supporto alle vittime, donne e popolazione GLBTQI a rischio
· Diffusione di informazioni e conoscenze sui topic del progetto: sessualità, orientamento sessuale, cultura e differenze di genere, violenza sessuale e di
genere, dinamiche discriminatorie, omofobia,
transfobia, transessualismo, intersessualità, diversità sessuale, diritti civili di donne e popolazione GLBTQI
· Training e aggiornamento per i "First Responders", gli avvocati e realtà associative che intercettano la violenza e la discriminazione e di genere
· Training per le istituzioni educative focalizzate su un insegnamento etico delle relazioni
· Sviluppo delle competenze per riconoscere e contenere i disagi e la violenza legata allo stigma sessuale e di genere
· Fornire strumenti e prassi efficaci per la prevenzione e il supporto alla discriminazione e alla violenza nei confronti delle donne e della popolazione GLBTQI
· Studio del fenomeno nei contesti a rischio
· Individuazione dei fattori di rischio
· Introduzione di "didattiche di genere" nelle agenzie pedagogiche e educative
· Empowerment delle "life skills" degli insegnanti
· Empowerment delle "life skills" degli studenti
· Divulgazione nella comunità territoriale della conoscenza, dell'expertise, e delle competenze acquisite.

 
 
 

Le attività

 
Tutte le attività di Hermes (sezione "Attività") sono ispirate ad una logica integrativa e di empowerment per promuovere ed implementare le potenzialità e le abilità degli stessi beneficiari. Questo spingerà Hermes a continuare, apportando vantaggi e benefici anche dopo la conclusione del progetto e in assenza di altri fondi, come segue:

1. L'intervento creerà una rete solida e fitta di servizi che saranno capaci, anche in futuro, di continuare a lavorare autonomamente in assenza di supporti esterni. Inoltre il sito Hermes dovrebbe continuare ad essere gestito dai membri del network e dovrebbe essere finanziato dalle aziende commerciali e dalle organizzazioni che sceglieranno il sito Hermes per le loro pubblicità;

2. Il training per i first responders, oltre che aumentare la consapevolezza sugli argomenti principali del progetto, mira ad incrementare le competenze dei first responders e a favorire l'acquisizione di buone prassi da tutti quei professionisti che si prendono cura delle donne e della popolazione GLBTQI. In questo modo l'intervento del progetto fornirà loro un metodo che, una volta appreso, sarà proposto in azioni future e usato in attività quotidiane. I partecipanti saranno inoltre aiutati a costituire uno o più gruppi di mutuo-aiuto che, dopo la conclusione del progetto, garantiranno autonomia ai professionisti nel fronteggiare episodi di discriminazione e violenza relativi allo stigma sessuale e di genere e questi gruppi trarranno inoltre vantaggio dall'esistenza del network.

3. L'intervento di prevenzione delle scuole a rischio (sezione "Activities"), oltre ad accrescere la consapevolezza sugli argomenti del progetto, mira ad attivare processi di pensiero e di riflessione sia negli insegnanti che negli studenti. Il modello di training che fornito può essere trasformato e ripetuto negli anni a venire e/o in altri contesti, e questo mostra la sua capacità di mantenere e sostenere la propria autonomia. Insegnanti e studenti saranno inoltre aiutati a costituire un gruppo permanente nelle scuole con un grande interesse per gli argomenti di Hermes che si concentrerà sulla riflessione su questi argomenti e si preoccuperà di accrescere la consapevolezza sui topic di Hermes nei prossimi anni. Il gruppo intende inoltre essere il primo supporto per possibili episodi di discriminazione e violenza relativi allo stigma sessuale e di genere nelle scuole.