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Promuovere competenze riflessive con gli studenti universitari underachiever in ritardo con gli studi: l'esperienza di collaborazione tra SInAPSi e il C.d.S in Ingegneria chimica

di Giovanna Esposito, Federica Parlato

L'intervento a cui si fa riferimento nel contributo nasce nell'ambito della collaborazione che va avanti da tre anni tra il CdS in Ingegneria Chimica e il Centro di Ateneo SInAPSi.
Tale collaborazione è scaturita dalla richiesta del CdS di provare a fornire un supporto a quella platea studentesca che aveva accumulato ritardo nell'acquisizione dei Crediti Formativi durante i primi anni universitari per motivi che sembravano rimandare, più che a una mancanza di competenze, soprattutto a una difficoltà nel gestire la complicata transizione tra il contesto scolastico e quello universitario.
La domanda ha trovato una naturale collocazione tra i servizi offerti dal Centro di Ateneo SInAPSi, notoriamente impegnato da anni in numerose attività volte a favorire i processi di inclusione e di partecipazione attiva di tutti gli studenti iscritti all'Università Federico II.
Uno dei valori che anima i sevizi offerti da SInAPSi riguarda la centralità conferita allo studente, alla sua singolarità e complessità, al riconoscimento delle sue aspirazioni e capacità e al sostegno al processo di autonomia e autodeterminazione. I servizi di SInAPSI, in particolare, "mirano a promuovere una cultura inclusiva al fine di consentire a ciascuno studente di riconoscere la peculiarità delle proprie risorse e dei propri limiti e di acquisire quelle competenze trasversali che ne favoriscano la cittadinanza attiva e la partecipazione responsabile alla vita universitaria" (Carta dei Servizi del Centro SiNAPSi, 2013).
Nel corso dei tre anni di collaborazione sono stati implementati diversi interventi che hanno coinvolto, non solo gli studenti, ma anche il corpo docenti. Ciò in ragione del fatto che il processo di apprendimento e l'attività didattica avvengono entro relazioni formative e che entrambi i poli della relazione, in maniera co-responsabile, contribuiscono all'efficacia del setting di insegnamento-apprendimento.
Nello specifico, nella fase istituente del progetto, un gruppo di psicologhe ha portato avanti diverse azioni: incontri con i rappresentanti degli studenti, interventi di focus group con piccoli gruppi di studenti volontari e con il corpo docenti. Ciò al fine di raccogliere feedback sulla rappresentazione del ruolo di studente di Ingegneria chimica, dello stesso corso di studi e sulle aspettative riguardo il futuro lavoro professionale di ingegnere chimico. Durante queste attività iniziali, è stato possibile analizzare i motivi che, secondo i diversi protagonisti, sottostavano alle difficoltà incontrate durante i primi anni universitari e, di conseguenza, progettare un intervento mirato e calibrato in funzione delle risorse e dei vincoli del contesto.
Il lavoro congiunto di riflessione con i docenti e gli studenti ha favorito una riflessione comune e un confronto produttivo dal quale sono scaturite tematiche trasversali su cui lavorare mediante le successive azioni:
1)     le difficoltà nella performance accademica che gli studenti riportavano erano in gran parte comuni, indipendentemente dalle specifiche competenze a fronteggiarle;
2)     tali difficoltà riguardavano soprattutto la complessità a gestire il momento di transizione dalla scuola all'università e la conseguente difficoltà a ripensare il proprio ruolo di studente, non più liceale modello che si distingueva nel gruppo-classe, ma studente universitario come tanti altri;
3)     la performance accademica insoddisfacente era spesso attribuita a fattori interni, come le aspettative, spesso idealizzate, di realizzazione professionale, nutrite sia dagli studenti che dalla loro famiglia di origine; sia da fattori esterni, come la gestione dei ritmi universitari scanditi da momenti di vuoto e momenti di troppo pieno, che spesso cortocircuitavano il funzionamento di studenti a cui non sarebbero mancate le competenze per affrontare il compito universitario;
4)     per molti studenti, la difficoltà a gestire i ritmi universitari era dettata anche dal loro appartenere alla cosiddetta categoria dei non traditional o disadvantaged students, studenti cioè spesso stranieri, fuori sede o lavoratori che presentavano maggiori difficoltà nell'affrontare con successo i compiti evolutivi a cui espone il contesto universitario;
5)     inoltre, molti studenti condividevano dinamiche di idealizzazione della professione di ingegnere chimico che ostacolavano la buona realizzazione del compito universitario; quest'ultimo veniva percepito come sovradimensionato e, per lo studente, dalla buona riuscita dipendeva il valore che si conferiva al proprio sé;
6)     la difficoltà a gestire le aspettative idealizzanti e le complementari fantasie di svalutazione del sé influivano sulle relazioni tra colleghi, attivando spesso dinamiche di invidia e competizione non produttive.
A partire da questa analisi preliminare, la collaborazione tra SInAPSi e il CdS ha seguito un doppio canale: è stato attivato uno sportello d'ascolto coordinato da una delle psicologhe del Centro che offriva consulenze individuali e aveva l'obiettivo di attivare un contesto di condivisione e di riflessione intorno alla propria esperienza universitaria.
L'altro canale, che ha invece utilizzato un dispositivo di lavoro gruppale, è consistito nell'attivazione di percorsi formativi di gruppo con l'obiettivo di promuovere la competenza chiave dell'Imparare ad Imparare. Quest'ultimo intervento, che rientra nel progetto europeo INSTALL (Innovative Solutions to Acquire Learning to Learn), di cui il Centro SInAPSi è capofila, consiste in un percorso formativo di sette incontri con cadenza settimanale che si propongono di sostenere gli studenti nell'acquisizione di competenze riflessive di mentalizzazione della relazione tra sé formativo e contesto universitario. I training si avvalgono di un dispositivo narrativo, il Narrative Mediation Path, che combina in un'unica metodologia quattro diversi codici discorsivi narrativi (Metaforico, Iconografico, Mediato dalla Scrittura e Corporeo) che si avvalgono di diversi input narrativi, come i proverbi o i motti sulla propria esperienza universitaria, vignette raffiguranti tipiche situazioni del contesto accademico, narrazioni scritte inerenti episodi negativi, positivi o di svolta del proprio percorso universitario e, infine, una scultura sul "futuro universitario" creata con i corpi di tutti i membri del gruppo. I dispositivi narrativi utilizzati, all'interno del setting gruppale, hanno assunto un ruolo di mediazione nel favorire l'attivazione e la promozione di competenze riflessive. Gli studenti che hanno chiesto di partecipare a questi percorsi hanno dichiarato durante le interviste di follow-up di essere riusciti, grazie al percorso, a riposizionarsi rispetto al proprio percorso universitario sentendosi più attivi. Qualcuno ha anche detto che grazie ai dispositivi narrativi si è creata l'occasione durante i gruppi, ma anche in seguito, di cambiare la propria rappresentazione mentale del rapporto tra se stessi e il proprio corso di studi, inoltre, quasi tutti hanno menzionato la soddisfazione legata al fare parte di un contesto universitario che è stato percepito come più accogliente.
I dati inerenti la valutazione di efficacia dell'intervento formativo mostrano un miglioramento della competenza riflessiva negli studenti partecipanti da un livello basso a uno ordinario. Successive analisi di follow-up inerenti la performance universitaria ci consentiranno di verificare se l'aumento della competenza riflessiva si sia anche tradotto in una riduzione del ritardo negli studi.
Ai fini di una conoscenza più approfondita della metodologia proposta da INSTALL e dell'esperienza maturata in Italia e negli altri quattro paesi europei che hanno partecipato al progetto si coglie l'occasione per invitare tutte le persone interessate a partecipare alla conferenza finale del progetto che si terrà a Napoli il 20 e 21 marzo 2014.
La conferenza dal titolo: Reflexivity in Higher Education: Research and Model of Intervention for Underachieving Students darà la possibilità di far dialogare esperti del settore attorno alle metodologie volte alla promozione della competenza riflessiva e delle azioni mirate all'inclusione sociale in contesti educativi. La conferenza è gratuita in quanto cofinanziata dalla Comunità Europea. Tutti i partecipanti hanno l'obbligo di iscriversi presso il sito: www.installproject.eu