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Una testimonianza

a cura di Michele Mele

Mi è stata data la possibilità di scrivere e raccontare di me e delle mie attività presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli. Ho conseguito la laurea triennale e la laurea magistrale in Matematica presso l'Università di Salerno e l'anno scorso ho vinto la borsa di dottorato di ricerca in Scienze Matematiche ed Informatiche presso il principale ateneo partenopeo.
Mi occupo di problemi di Ottimizzazione Combinatoria: a molti questi termini potranno suonare inconsueti o incomprensibili, ma l'Ottimizzazione è una disciplina che regola molte delle nostre attività giornaliere. Spesso tale ramo della Matematica applicata viene chiamata anche Ricerca Operativa o Teoria delle Decisioni, tale nome non è campato per aria: il traffico aereo, l'assegnazione dei treni ai binari nelle stazioni, la progettazione di strutture (fisiche o multimediali) accessibili alle persone con difficoltà motorie, la creazione e la sicurezza di corridoi umanitari in zone di guerra e l'efficienza dei processi industriali sono solo alcuni degli ambiti nei quali l'Ottimizzazione recita un ruolo predominante. Si pensi a un caso estremamente concreto che almeno una volta nella vita sarà capitato di osservare, soprattutto ai pendolari: in una stazione il via vai dei treni è spesso caotico e deve essere regolato da precise tabelle di marcia. I treni sostano in corrispondenza di binari che sono definiti con un discreto anticipo sull'arrivo del treno in stazione; essi devono infatti sostare per dei precisi tempi di attesa presso la stazione e durante questo lasso di tempo nessun altro convoglio potrà sperare di occupare quel binario (a meno che non si tratti di una stazione "cul de sac"). Non vi siete mai chiesti come viene deciso tale assegnamento dei convogli ai binari? I software utilizzati eseguono complesse sequenze di operazioni al fine di minimizzare i rischi e di garantire i tempi di sosta necessari ai passeggeri per salire o scendere dai treni. Potrà sembrare esagerato agli occhi dei non addetti ai lavori, ma questo problema è uno dei più complessi problemi di Ottimizzazione e non vi si può trovare una soluzione ottima (non migliorabile) in tempi accettabili. Le combinazioni possibili per tali assegnazioni sono tantissime, spesso numeri con decine di cifre e molti zeri che i nostri attuali computer potrebbero analizzare a una a una soltanto in tempi molto lunghi, nell'ordine di giorni o settimane. Ovviamente nella pratica tale eventualità è da scongiurare, dunque si procede alla ricerca di una soluzione che nella pratica sia attuabile, la migliore che si possa ottenere in tempi accettabili.
Tale compromesso tra ottimalità e praticità è spesso alla base di molti algoritmi, sequenze di passi atte a trovare una soluzione al problema, che regolano molte attività quotidiane. Un tema che mi tocca da vicino, data la mia ipovisione, è l'accessibilità per persone con problemi motori e/o visivi degli aeroporti o di altre grandi infrastrutture. Infatti il mio progetto di ricerca è la creazione di modelli di organizzazione e di ottimizzazione di servizi di assistenza e accompagnamento per passeggeri con bisogni speciali all'interno delle strutture aeroportuali, con particolare attenzione al rispetto di realistici vincoli sugli orari di lavoro convenzionali. Tali servizi iniziano a essere presenti nei maggiori scali internazionali, ma non seguono ancora procedure standardizzate e uguali per ogni aeroporto e per ogni nazione.
Fin dai primi mesi del mio nuovo percorso a Napoli il Centro SInAPSi è stato un supporto validissimo, non solo nell'aiutarmi a superare barriere fisiche generate da difficoltà motorie dovute alla mia ipovisione, ma anche nell'avvicinamento a mezzi tecnologici che possono facilitare il mio lavoro di ricerca e la mia vita quotidiana. In particolar modo la Sezione Tecnologia è stata un efficace stimolo ad aprirmi a un mondo che, a causa della mia ipovisione, mi era precluso o sconosciuto: grazie alla collaborazione del SInAPSi posso ora utilizzare lo smartphone come non avrei mai immaginato fino a un anno fa, e mi è anche possibile migliorare la qualità della mia esperienza di navigazione in internet grazie ad alcune applicazioni di cui ignoravo l'esistenza.
Dopo alcuni mesi dall'inizio della mia attività di ricerca mi è stato fornito uno strumento, un E-bot di ultima generazione, che è stato collocato nel mio studio grazie anche alla collaborazione del mio dipartimento: tale ausilio mi permette di essere autonomo nell'attività di lettura e di scrittura anche nel mio dipartimento. Altra piacevole novità rispetto alle mie esperienze passate è il servizio di accompagnamento che il SInAPSi offre; senza tale ausilio mi sarebbe molto complesso raggiungere il mio dipartimento dalla stazione centrale o da qualunque fermata dei bus di linea. Tuttora la Sezione Tecnologia è impegnata nella ricerca di soluzioni che possano rendermi accessibili alcuni software di cui ho bisogno per proseguire nella mia attività di ricerca e per consentirmi di lavorare in piena autonomia per i mesi e gli anni a venire.
Mi ritengo molto soddisfatto delle attività svolte con il SInAPSi e in particolar modo con la Sezione Tecnologia, non avendo mai usufruito di un servizio così ben strutturato e con un approccio così umano e al contempo efficace. Un particolare ringraziamento per l'attività fin qui svolta e ancora da svolgere è dovuto al mio case manager Ing. Gerry Sicignano, e ai volontari che hanno svolto con me attività di accompagnamento durante questo primo mio anno di dottorato.